Tre condanne per il crollo del ponte di Annone Brianza, in cui morì il 68enne Claudio Bertini
Tre persone sono state condannate per il crollo del cavalcavia di Annone Brianza, in provincia di Lecco, che il 28 ottobre 2016 causò la morte di un uomo, il 68enne Claudio Bertini. Il giudice monocratico del tribunale di Lecco, Enrico Manzi, ha condannato a 3 anni e 8 mesi Angelo Valsecchi, che all'epoca era dirigente del settore viabilità della Provincia di Lecco. Tre anni e 6 mesi sono stati inflitti a Giovanni Salvatore, allora dirigente Anas e responsabile della statale 36, mentre 3 anni di condanna sono stati inflitti ad Andrea Sesana, funzionario del settore viabilità della Provincia di Lecco. Tra gli imputati sedeva anche Silvia Garbelli, funzionario della Provincia di Bergamo, che è stata assolta. Ai tre condannati è stata inflitta anche la pena accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici.
Dopo la sentenza è arrivato il commento di uno dei legali che hanno assistito l'unica imputata assolta: "Siamo soddisfatti della sentenza che riteniamo nella sostanza renda giustizia ai fatti, senza essere inquinata da tecnicismi giuridici", ha dichiarato Vittorio Meanti, che assieme a Ilaria Dioli della società Nexta ha difeso la funzionaria della Provincia di Bergamo che firmò il permesso al transito del tir che innescò il crollo.
La tragedia quasi cinque anni fa, il 28 ottobre del 2016
Per i quattro imputati, che erano accusati di omicidio colposo, disastro colposo e crollo di infrastruttura, il sostituto procuratore della Repubblica Andrea Figoni aveva chiesto condanne da quattro anni (per Sesana) a due anni (per Garbelli, poi assolta). La sentenza di primo grado è arrivata a quasi cinque anni di distanza dai fatti. La memoria deve infatti tornare al 28 ottobre del 2016, quando il cavalcavia che attraversava la strada statale 36 all'altezza di Annone Brianza cedette sotto il peso di un tir che trasportava bobine d'acciaio, schiantandosi sulla carreggiata sottostante. Quattro le auto che rimasero schiacciate dai blocchi di cemento e dallo stesso mezzo pesante: sei persone rimasero ferite, mentre per il 68enne Bertini, originario di Civate, nel Lecchese, non ci fu niente da fare: morì schiacciato.