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Travolto e ucciso da cinque tram a Milano, chi era Kevin Mateo Rodriguez

Si chiamava Kevin Mateo Rodriguez il ragazzo che la mattina del 26 gennaio è stato trovato morto sulle rotaie a Milano, investito da diversi tram. Il 26enne, originario dell’Ecuador, lavorava come informatico. I suoi familiari cercano ora testimoni dell’accaduto.
A cura di Alice De Luca
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Si chiamava Kevin Mateo Rodriguez il ragazzo che una settimana fa, all'alba del 26 gennaio, è stato trovato morto sulle rotaie del tram in via dei Missaglia, a Milano. Il corpo era stato mutilato dal passaggio di diversi tram i cui conducenti avevano detto di non essersi accorti di nulla.

Rodriguez, 26enne originario dell'Ecuador con cittadinanza italiana, lavorava come programmatore informatico e abitava insieme ad alcuni coinquilini in un appartamento nel quartiere Gratosoglio, nella periferia sud di Milano, non lontano da dove è stato trovato il corpo. I suoi amici lo ricordano come un ragazzo sportivo e in salute.

L'appello dei familiari

La dinamica dell'incidente di cui è stato vittima rimane ancora da chiarire. Amici e familiari, in particolare, si chiedono come sia possibile che nessuno si sia accorto di nulla e in un appello diffuso via social cercano qualcuno che possa aver visto qualcosa: "Chiunque abbia informazioni o sia stato testimone ci contatti. Ogni dettaglio è rilevante. Ci sono ancora tante domande, la sua famiglia e i suoi amici aspettano risposte".

La testimonianza dell'amico che era con lui

Maggiori informazioni sulla morte del 26enne potrebbero arrivare dall'autopsia prevista per domani, lunedì 3 febbraio. Al vaglio degli inquirenti c'è anche la testimonianza del coinquilino di Rodriguez, sentito dagli agenti della Polizia Locale, guidati dal comandante Gianluca Mirabelli.

L'amico ha raccontato di aver trascorso la serata con il ragazzo, con il quale si è poi avviato verso la fermata del tram per tornare a casa. Essendosi accorto di aver sbagliato banchina, si sarebbe allontanato per controllare gli orari della direzione opposta ma al suo ritorno non avrebbe più trovato Rodriguez. Avrebbe quindi cominciato a cercarlo, ma il buio e la pioggia non gli avrebbero permesso di vedere il ragazzo sui binari. Solo dopo sarebbe riuscito a rintracciare l'amico in via dei Missaglia grazie al gps del telefono e avrebbe deciso di presentarsi al comando di Polizia di via Custodi.

I video delle telecamere

L'ipotesi più accreditata, al momento, è che il 26enne sia caduto sui binari nel tentativo di attraversarli oppure a seguito di un malore. Per chiarire meglio questo punto saranno utili anche i video delle telecamere della zona. Nel frattempo la Procura di Milano ha aperto un fascicolo con l'ipotesi di omicidio stradale e l'avvocata della famiglia di Rodriguez, Angela Ferravante, ha dichiarato di aver nominato un consulente e di voler fare richiesta di accesso agli atti dopo l'autopsia.

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