Travolto e ucciso da 5 tram a Milano, l’autopsia: il 27enne era ancora vivo quando è stato investito
Si stavano aspettando gli esiti dell'autopsia per capire cosa effettivamente fosse successo al 27enne, il cui corpo era stato ritrovato sui binari della linea 15 in via dei Missaglia a Milano, mutilato dal passaggio di almeno cinque tram. L'esito, e con lui qualche risposta, è arrivato nella giornata di oggi, lunedì 3 febbraio: il ragazzo sembra fosse ancora vivo quando è stato investito.
Come ricostruito dagli inquirenti, il tragico incidente si sarebbe verificato nella notte di domenica 26 gennaio e il corpo senza vita del giovane sarebbe stato ritrovato la mattina seguente, poco prima delle 8. Secondo quanto emerso dalle indagini della polizia locale, il giovane si trovava insieme a un amico alla fermata del tram quando si sarebbe accorto di aver sbagliato direzione. L'amico sarebbe quindi andato a controllare gli orari alla banchina della corsia opposta e, una volta tornato indietro, non avrebbe più trovato il 27enne. Come hanno in seguito confermato anche i filmati delle telecamere, l'amico lo avrebbe quindi cercato nei dintorni ma, a causa del buio o della pioggia, non si sarebbe accorto che era già riverso a terra sui binari.
A portare maggiore chiarezza sulla dinamica dell'accaduto ci hanno pensato i primi risultati emersi dell'autopsia, disposta nei giorni scorsi dalla pm Rossana Guareschi ed eseguita questa mattina. Stando ai primi esiti dell'esame, il 27enne sarebbe stato ancora vivo quando è stato investito dal primo di almeno cinque tram e a causare la morte del ragazzo sarebbero quindi state le lesioni provocate dagli investimenti successivi.
A completare ulteriormente il quadro dell'incidente, saranno i test tossicologici che potranno accertare se il giovane si trovasse sotto l'effetto di alcol o stupefacenti al momento della morte. Rimane ancora da chiarire, infatti, perché il 26enne, che stava rientrando a casa dopo una serata trascorsa in una vicina discoteca, si trovasse sui binari del tram. Tra le ipotesi che gli inquirenti e gli investigatori hanno avanzato anche quello di un malore o di una brutta caduta.