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Travolge e uccide una ciclista a Milano, assolto il conducente della betoniera: “Non poteva evitare l’impatto”

Il Tribunale di Milano ha assolto dall’accusa di omicidio stradale il 57enne che a giugno del 2023 ha travolto e ucciso Alfina D’Amato. Per i giudici, l’uomo non avrebbe potuto fare nulla per evitare l’impatto tra la sua betoniera e la bicicletta della 60enne.
A cura di Enrico Spaccini
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Alfina D'Amato
Alfina D'Amato

È stato assolto dall'accusa di omicidio stradale il camionista che il 22 giugno 2022 ha travolto e ucciso Alfina D'Amato in piazza Durante in zona Loreto a Milano. Secondo i giudici, il 57enne non avrebbe potuto fare nulla per evitare l'impatto con la bici della donna, che ha poi trascinato per decine di metri senza rendersene conto. La 60enne era deceduta a causa delle gravi lesioni riportate nello schianto con la betoniera.

Stando a quanto riportato da Il Giorno, i periti nominati dai giudici del Tribunale di Milano hanno ricostruito la dinamica dello schianto analizzando anche le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza della zona che avevano catturato la parte finale dell'incidente. La betoniera, guidata da un 57enne, era arrivata in piazza Durante da via Predabissi e doveva svoltare a destra verso via Andrea Costa. Una volta che il semaforo era diventato verde, il conducente aveva azionato la freccia e iniziato la manovra per svoltare a destra. Il tutto in circa dieci secondi.

In quel momento, sempre da via Predabissi stava sopraggiungendo D'Amato in sella alla sua bicicletta. La 60enne non doveva svoltare, ma procedere in direzione piazza Durante. Così, sostiene la perizia, si sarebbe inserita nello spazio compreso tra il mezzo pesante che aveva iniziato la manovra e le auto parcheggiate a bordo strada. D'Amato sarebbe, quindi, finita così incastrata sotto la betoniera, che svoltando le aveva tagliato la strada.

Il 57enne aveva dichiarato di non essersi accorto di nulla e che pensava di aver preso con le ruote un dosso stradale. In realtà, come poi gli avevano indicato alcuni passanti, aveva investito D'Amato e la sua bici trascinandoli per quasi 50 metri. La 60enne era poi deceduta poco dopo il suo arrivo in ospedale.

Per il Tribunale di Milano, il 57enne non avrebbe potuto fare nulla per evitare l'impatto. Stando a quanto emerso nel corso della perizia, il camionista avrebbe eseguito la manovra in modo corretto e non avrebbe potuto rendersi conto dell'arrivo di D'Amato alla sua destra. Per questo motivo, è stato assolto dall'accusa di omicidio stradale "per non aver commesso il fatto".

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