“Trattenuto nel Cpr a 24 anni, è stato rimpatriato con una spalla rotta e senza essere operato”: la denuncia
Nella giornata di mercoledì 5 giugno 2024 un ragazzo, che era trattenuto nel Centro di permanenza per il rimpatrio di via Corelli a Milano, è stato rimpatriato. A lasciare basiti è che "lo hanno trasferito in Marocco con una spalla rotta", racconta l'avvocata Simona Stefanelli, che lo difendeva, a Fanpage.it.
Il centro, nei mesi precedenti, è balzato agli onori della cronaca perché è finito al centro di un'inchiesta della Procura di Milano. Durante le indagini sono emerse alcune criticità relative alla gestione delle persone che vi sono trattenute. In particolare modo, alle condizioni igienico-sanitarie critiche, al cibo scadente tanto da essere stati trovati alcuni vermi e alle mancate prestazioni sanitarie e psicologiche. Vi erano infatti persone con tumori al cervello o problemi sanitari piuttosto gravi.
In questo caso specifico il ragazzo ha 24 anni ed è rimasto al Cpr per pochi giorni: è stato trovato, come tanti prima di lui, irregolare sul territorio ed è stato trasferito nella struttura di Via Corelli il 23 maggio: "Mi hanno fatto credere che si fosse fatto male al Cpr mentre giocava a calcio. Invece ho saputo che si era fatto male alla spalla già prima di essere trattenuto e che avrebbe dovuto subire un'operazione importante", prosegue la legale.
Il giovane, che aveva già subito un'espulsione precedente nel 2020, invece non sarebbe stato sottoposto ad alcun intervento chirurgico. È stato quindi portato all'aeroporto e rimpatriato nel suo paese di origine che è il Marocco: "In Marocco ora non si potrà curare, perché non ha denari a sufficienza. Non hanno nemmeno curato il ragazzo, che ora subirà conseguenze per la mancata operazione che doveva essere fatta in Italia rapidamente. È un ragazzo bravissimo che non ha mai dato problemi", ha ancora specificato.