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Trapiantato a Milano un cuore che aveva smesso di battere da 20 minuti

All’ospedale Niguarda di Milano è stato trapiantato un cuore che aveva smesso di battere da 20 minuti. Una complessa operazione che fino a un anno fa non sarebbe stata possibile: la ripresa cardiaca non sarebbe stata compatibile con un tempo così lungo.
A cura di Francesca Del Boca
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Immagine di repertorio
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Un vero e proprio record per la Lombardia. All'ospedale Niguarda di Milano è stato trapiantato un cuore che aveva smesso di battere da 20 minuti, proveniente dall'ospedale di Circolo di Varese dell'Asst Sette Laghi.

Un'operazione che fino a poco tempo fa non sarebbe stata possibile: anche solo un anno fa, un lasso di minuti così lungo non era ritenuto compatibile con la ripresa di attività del cuore. Ma oggi, grazie alle nuove procedure chirurgiche d'avanguardia che riguardano le tecniche di circolazione extracorporea, un altro importante passo è stato fatto.

Il team che si è reso protagonista della complicata operazione "a cuore fermo" è l’equipe di Cardiochirurgia e di Trapianto di cuore del Niguarda, diretto dal dottor Claudio Russo. "Questo risultato consentirà di aumentare il numero dei potenziali donatori", ha commentato l'assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso.

"È stato possibile grazie alla capacità di tutti gli operatori coinvolti di agire in sinergia con professionalità e umanità per il bene dei malati. E soprattutto grazie alla solidarietà dei familiari del donatore, manifestata attraverso il gesto del dono, nel rispetto della volontà espressa in vita dal proprio caro". Dall’uomo deceduto infatti, oltre al cuore, sono stati prelevati anche il fegato e i reni, donati successivamente ad altre strutture della Rete nazionale trapianti.

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