“Transessuali sputavano sangue infetto sulla polizia”: polemica sul consigliere leghista Piscina a Milano

“In via Padova nessuna integrazione, prima dell’intervento della Lega i transessuali sputavano sangue infetto addosso alla polizia”. È bufera sul consigliere comunale Samuele Piscina in aula. Michele Albiani (Pd): “Ora chieda scusa”
A cura di Francesca Del Boca
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Dopo gli scontri tra polizia e centri sociali, avvenuti in zona via Padova la scorsa domenica 3 marzo a margine di una manifestazione organizzata dalla Lega, le parole del consigliere comunale Samuele Piscina hanno scatenato la bufera a Palazzo Marino. "Considerare via Padova come un modello di integrazione è un'aberrante mistificazione della realtà", ha detto il leghista in aula ieri. "Via Mosso, portata spesso come esempio, è come è oggi solo grazie all'amministrazione a guida Lega, che ha voluto a tutti i costi un'altissima cancellata di ferro lì dove c'erano transessuali che sputavano sangue infetto addosso alle forze dell’ordine".

"Transessuali che sputavano sangue infetto"

Stanno facendo discutere le parole, pronunciate durante il Consiglio comunale di lunedì 4 marzo, da Samuele Piscina. A proposito delle cariche della Polizia contro chi protestava per la manifestazione indetta dalla Lega in via Padova, il consigliere comunale ha sostenuto in aula che la riqualificazione di via Mosso sia merito del suo partito, dicendo che lì "c'erano transessuali che sputavano sangue infetto addosso alle forze dell’ordine".

"Questo era quello che succedeva", ha spiegato poi il consigliere del Carroccio, travolto dalle critiche dell'assemblea. "All'interno del giardino di via Mosso c'era prostituzione, c'era degrado, lo dimostrano le denunce dei cittadini. Oggi come allora, considerare via Padova un laboratorio è assurdo: le persone vengono sempre picchiate e derubate. Per non parlare di quello che succede in via Arquà".

"Piscina deve scusarsi pubblicamente", ha commentato successivamente il consigliere dem Michele Albiani, che in aula si è scagliato duramente contro l'intervento di Samuele Piscina. "Attendiamo ora le sue scuse. Non è accettabile che si possano fare affermazioni di questo tenore. Provo schifo". Gli fa eco il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Pierfrancesco Majorino: "Piscina si scusi immediatamente e pubblicamente, o si dimetta".

"Non sono mai stato omofobo"

Piscina è stato poi costretto a chiarire le sue parole: "Non sono mai stato omofobo in vita mia ed è un insulto alla mia persona lasciarlo intendere con dichiarazioni piene di menzogne". "Il riferimento – ha spiegato – era a un singolo episodio realmente accaduto sotto i miei occhi, nel 2016, prima che facessimo la cancellata, quando un cittadino sudamericano transessuale, solito a prostituirsi all'angolo con via Mosso, anche recentemente arrestato per atti osceni in luogo pubblico fuori da una scuola, si è tagliato con una bottiglia di vetro sputando il sangue contro gli agenti e urlando di essere malato di Hiv per tenerli lontani".

"Sono scene che purtroppo in via Padova si susseguivano di continuo. Fatti realmente accaduti sotto i miei occhi e riportati nei verbali delle frze dell'ordine che nulla hanno a che fare con transfobia o sierofobia. Da sinistra cercano solo di sviare l'imbarazzo della presenza di 2 consiglieri di maggioranza agli scontri contro la Polizia", ha concluso il consigliere leghista.

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