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Tragedia Mottarone, il nonno di Eitan agli arresti domiciliari in Israele

Il nonno di Eitan, il bimbo di sei anni unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone, è stato posto agli arresti domiciliari in Israele dopo che è stato interrogato dall’unità speciale. L’uomo è stato accusato di sequestro di persona aggravato dopo che, lo scorso sabato, ha portato via da Pavia il piccolo.
A cura di Ilaria Quattrone
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Il nonno materno di Eitan, il bimbo sopravvissuto alla tragedia del Mottarone, è finito agli arresti domiciliari in Israele. Il provvedimento, stando a quanto riportato dall'agenzia di stampa Ansa, è previsto fino a venerdì. Shmuel Peleg, accusato di sequestro di persona aggravato dopo che ha portato il bambino con un volo privato dalla Svizzera in Israele, è stato interrogato dall'unità speciale 433. Al momento però non sembrerebbe che la decisione delle autorità israeliane sia legata a un mandato d'arresto emesso dall'Italia. Sulla vicenda si è espresso anche l'avvocato Paolo Sevesi che ha detto: "A me risulta che gli sia stato chiesto di restare a disposizione della polizia".

Indagata anche la nonna materna

Sabato scorso il 58enne era andato a trovare il nipote che, da quando è stato dimesso dall'ospedale, è stato affidato – secondo quanto stabilito dalla Procura di Pavia – alle cure degli zii paterni. La famiglia materna poteva andare a trovare il piccolo Eitan. Durante l'orario di visita, il nonno lo ha portato fuori dall'abitazione: entrambi si sono recati in Svizzera dove ad attenderli c'era un aereo privato che li ha riportati in Israele. Sono quindi scattate immediatamente le indagini. Oltre a Peleg, anche l'ex moglie è indagata per la stessa accusa. Per gli inquirenti avrebbe contribuito a organizzare la fuga in Italia.

I nonni: le condizioni di salute di Eitan erano pessime

Fin da subito i nonni materni si sono difesi affermando di aver preso questa decisione a causa delle condizioni di salute del piccolo: "Erano pessime e finalmente, dopo quattro mesi, i medici vedranno cos'è successo al piccolo". Hanno inoltre spiegato che il bambino volesse da tempo tornare in Israele. Lo stesso legale che difende la famiglia materna ha sostenuto, durante un'intervista, che la scelta di dove vivere dovrebbe essere presa proprio da Eitan. Una posizione non condivisa dagli avvocati degli zii paterni che a Fanpage.it hanno detto: "Non c'è nessun appiglio in diritto. È fantasia".

Cosa ne pensano i governi

Sul caso si stanno muovendo anche il governo italiano e israeliano. Il ministro degli Esteri Luigi di Maio ha detto: "Stiamo facendo tutti gli accertamenti del caso".  Il governo israeliano ha invece incaricato dei consulenti legali che ritengono che il piccolo deve tornare in Italia perché il nonno non ha rispettato la convenzione dell'Aja. Intanto la zia paterna, proprio questa mattina, ha presentato a Tel Aviv una richiesta per far rientrare Eitan nel nostro Paese.

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