Tribunale di Milano, avvocato sospeso dall’ordine si lancia dal settimo piano e muore

Tragedia in Tribunale a Milano. Un uomo è morto precipitando dal settimo piano del Palazzo di Giustizia di Milano. A dare l'allarme sono stati alcuni dipendenti al lavoro negli uffici giudiziari: in pochi minuti sono arrivati i medici e i paramedici del 118. Purtroppo per l'uomo non c'è stato più nulla da fare. Sul posto anche le forze dell'ordine che indagano sull'accaduto: in tasca dell'uomo è stato trovato il tesserino da avvocato ma era stato sospeso dall'ordine dal 2014. E ancora: in un biglietto aveva manifestato l'intenzione di togliersi la vita per motivi familiari e economici.

L'ipotesi di suicidio
Dalle prime informazioni sembrerebbe che si sia trattato di un gesto estremo. Ma la dinamica è ancora tutta da capire: ci sarebbero alcuni testimoni che avrebbero visto tutto. L'uomo è caduto dal settimo piano del Tribunale, dove si tengono solitamente le udienze preliminari e ci sono le aule del Tribunale di sorveglianza.
Nel frattempo sono stati chiusi i bagni delle cancellerie dell'ufficio del gip. Sull'accaduto ha parlato anche il procuratore capo Marcello Viola: "Si tratta di una vicenda estranea all'ambiente giudiziario. Si è verificato attorno alle 12.30". Confermando il suicidio. Le forze dell'ordine stanno controllando i documenti che aveva addosso.
Chi è la vittima
Come riferito da fonti di Fanpage.it, la vittima sarebbe l'avvocato Massimiliano Alessandro Pozzi di 49 anni. Si tratta di un avvocato sospeso a tempo indeterminato dall'Ordine già dal 2014. Prima di lanciarci avrebbe scritto un bigliettino ritrovato nel portafoglio in cui riportava intenti autolesivi per motivi economici. Il biglietto ora è analizzato dagli investigatori che hanno avviato le indagini. A coordinare il tutto è il procuratore Cristiana Roveda. Si sta cercando di mettersi in contatto con alcuni famigliari.