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Caso Eitan: il bimbo portato dal nonno in Israele

Tragedia del Mottarone, “il piccolo Eitan è stato rapito dal nonno e portato in Israele”

“Il piccolo Eitan – unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone – è stato rapito e portato dal nonno materno in Israele”: la notizia arriva dagli zii paterni che lo avevano in affidamento. Stando a quanto raccontato da loro, Eitan è stato fatto salire su un aereo privato dal nonno materno, che era in possesso del passaporto del nipote, e portato in Israele. Ora la Procura di Pavia indaga per sequestro di persona.
A cura di Giorgia Venturini
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"Eitan è stato rapito dal nonno materno e portato in Israele". Denuncia quanto accaduto lo zio paterno del piccolo di 6 anni, l'unico sopravvissuto della tragedia della funivia del Mottarone in cui persero la vita quattordici morti, tra cui i suoi genitori e il fratellino. Eitan subito dopo l'incidente e le dimissione dall'ospedale era stato affidato, come disposto dalla Procura di Pavia, alla zia paterna. Ora questa stessa Procura indaga per sequestro di persona. A rivelare quanto accaduto al Corriere della Sera è stato lo zio paterno Or Nirko che da tempo temeva potesse accadere una cosa simile dal momento che i parenti in Israele non hanno mai tenuto nascosta la loro volontà di occuparsi del piccolo tanto che tre mesi dopo la tragedia hanno presentato un'istanza per l'affidamento. "Purtroppo avevano in custodia il passaporto israeliano di Eitan – racconta lo zio -. Noi lo abbiamo chiesto indietro, il giudice tutelare aveva fissato la data del 30 agosto ma non ce l'hanno dato e visto che, nonostante le nostre richieste, ai nonni materni non era stato revocato il diritto di visita, è andata com'è andata".

Chi è il nonno materno che ha rapito Eitan

Tutto è successo sabato pomeriggio: il nonno materno Shmulik Peleg, di 58 anni e trasferitosi in Italia subito dopo la tragedia, è passato a prendere il piccolo per trascorrere un pomeriggio insieme con il nipote senza però fare più ritorno a casa della zia paterna che non vedendoli rientrare dopo un'ora ha dato l'allarme. Subito sono scattate le indagini della polizia di Pavia: poco dopo si è scoperto che nonno e nipote si erano imbarcati su un volo privato per Israele grazie anche al fatto che il 58enne aveva con sé il passaporto del piccolo. Ora lo zio paterno è preoccupato e si appella alla giustizia italiana affinché intervenga per riportare a casa Eitan: "Il nonno ha ricevuto in Israele una condanna per abusi domestici. Noi abbiamo fatto di tutto per proteggere Eitan, compreso rimanere in silenzio. Ma non e' servito, sono venuti alle 11 del mattino e avevano il diritto di stare con Eitan fino alle 18. Solo che non sono mai tornati". Su di lui si indagata anche perché sembra che abbia fatto parte dei servizi segreti.

Per l'avvocato della famiglia: "Siamo di fronte a un sequestro di persona"

Per i legali della famiglia paterna non ci sono dubbi: "Siamo di fronte a un sequestro di persona", ha detto all'agenzia AGI l'avvocato Armando Simbari. A preoccupare i legali è soprattutto il fatto che il bambino "è stato strappato alle cure psicologiche e terapeutiche a cui era sottoposto, alla famiglia con cui vive da quando e' successa la tragedia e quindi c'e' la preoccupazione che possa subire un nuovo trauma". Più cauta invece l'altro legale della famiglia Cristina Pagni: "Fino ad ora il bambino non e' stato riaccompagnato dal nonno a casa, notizie ufficiali di rapimento io non ne ho. E poi aggiunge: "La realtà e' che per ora non e' tornato a casa, avrebbe dovuto essere a casa per le 18.30 e invece a quell'ora non è rientrato. Aspetterei a parlare di rapimento, aspetterei che lo facessero le autorità, per il momento questo bambino non e' stato accompagnato a casa dal nonno all'orario previsto". Intanto la zia paterna ha scelto il silenzio: "Parlero' quando saro' pronta a farlo". Eitan avrebbe dovuto iniziare la scuola lunedì, nella stessa struttura frequentata anche dai suoi due cugini con cui viveva dopo la tragedia.

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