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Traffico di droga: arrestato Luca Lucci, l’ultras che fu fotografato con Salvini

Tra gli arresti di oggi per il traffico di droga dal Marocco e dal Sudamerica figura anche Luca Lucci, il capo ultrà della Curva sud del Milan, in passato già fermato per reati simili.
A cura di Simona Buscaglia
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Tra le persone finite in carcere nell'inchiesta per il traffico di droga dal Marocco e dal Sudamerica c'è anche Luca Lucci, capo della Curva Sud milanista. L'inchiesta, coordinata dal pubblico ministero Leonardo Lesti, ha portato in totale ad otto misure cautelari del gip Fabrizio Filice. In seguito alle indagini condotte dalla procura di Milano sono in corso numerose perquisizioni in appartamenti riconducibili alle otto persone coinvolte, nelle province di Milano, Bergamo, Lodi e Monza Brianza.

Chi è Luca Lucci

Negli ultimi anni Luca Lucci è stato coinvolto in diverse inchieste ed è stato arrestato per droga in passato. Era diventato noto per una foto del 16 dicembre 2018 con l'allora ministro dell'Interno Matteo Salvini in occasione della festa per i 50 anni della Curva Sud del Milan. Il leader della Lega prese poi le distanze, affermando di averlo conosciuto per la prima volta al 50esimo della tifoseria, ma in un primo momento aveva dichiarato: "Io stesso sono indagato. Sono un indagato in mezzo ad altri indagati. Io sono per il tifo corretto, colorato e colorito. Episodi di violenza non mi appartengono e non appartengono a nessuno sportivo. Questi tifosi sono persone perbene, pacifiche, tranquille. Loro portano colore con un coro, un tamburo, una bandiera. La violenza è un'altra cosa".

Lucci era anche stato condannato per aver dato un pugno, nel derby Milan-Inter del 15 febbraio 2009, al tifoso interista Virgilio Motta. Le lesioni riportate dopo l'aggressione avevano fatto perdere l'occhio al nerazzurro. Nel giugno del 2018 invece Lucci rimase coinvolto, insieme ad altre persone, nell'inchiesta "Mongolfiera" sul traffico di droga: secondo le indagini Lucci usava la sede del "Clan" di Sesto San Giovanni come base per gli affari con gli stupefacenti. Per la vicenda aveva patteggiato una condanna a un anno e 6 mesi a luglio 2018. Lucci era stato indagato nell'ambito di un'inchiesta della squadra mobile di La Spezia, in cui si ipotizzava il suo tentativo di importare dal Marocco una partita di hashish per 200mila euro. L’affare però era saltato perché il carico fu sequestrato in Spagna dalla polizia.

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