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Tracciano una svastica con i pali della recinzione del parco, Anpi: “Provocazione di stampo fascista”

Sull’erba del Parco Nordi di Milano è comparsa una svastica fatta con i pali della recinzione. L’Anpi di Milano parla di “vergognoso oltraggio” alle vittime della deportazione e chiede “intransigenza da parte della politica”.
A cura di Enrico Spaccini
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La svastica fatta con i pali della recinzione del Parco Nord di Milano (foto da Anpi Milano)
La svastica fatta con i pali della recinzione del Parco Nord di Milano (foto da Anpi Milano)

Questa mattina al Parco Nord di Milano, tra Sesto San Giovanni e Bresso, è comparsa una svastica composta con i pali della recinzione. Lo ha reso noto il gruppo provinciale Anpi Milano pubblicando su Facebook la foto di quanto è stato trovato tra l'erba dove sorge il Monumento al Deportato. "È una gravissima provocazione di stampo fascista che costituisce un vergognoso oltraggio a tutti coloro che persero la vita a seguito della deportazione nei lager nazisti, per avere scelto di lottare contro le nefandezze del nazifascismo", si legge nel comunicato dell'Associazione nazionale partigiani d'Italia.

Solo pochi giorni fa, sempre al Parco Nord, è stato danneggiato il Monumento ai deportati. In particolare, era stata danneggiata la teca che contiene la cenere e la terra del lager di Dachau, riportate da Ettore Zilli e padre David Maria Turoldo per conto dei familiari e dei sopravvissuti.

La condanna da parte dell'Anpi provinciale

"Condanniamo questo atto spregevole, provocatorio e lesivo della memoria di chi ha subito deportazione ed è andato incontro alla morte nei lager nazisti", scrive il gruppo provinciale Anpi Milano riferendosi alla svastica fatta con i pali della recinzione: "Chiediamo alle pubbliche autorità maggiore vigilanza e la condanna da parte delle amministrazioni locali di questo atto".

Infine, il presidente della sezione provinciale Roberto Cenati fa presente come, di fronte a "atti di sfregio alla memoria e di intolleranza" che "si stanno verificando con maggiore frequenza", ci sia "bisogno di intransigenza da parte di politica e forze sociali e non atteggiamenti di sottovalutazione e minimizzazione". L'Associazione partigiani ha comunque voluto ribadire come da parte loro "manterremo alta la nostra vigilanza a difesa della democrazia nata dalla Resistenza, la cui eredità più preziosa è la nostra Carta costituzionale".

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