Tracce di cocaina trovate tra i capelli: così è stato arrestato il narcos Lapalombella
Lo avrebbe incastrato un test sul capello eseguito il 16 marzo, esame che avrebbe permesso di scoprire la positività alla cocaina. Un errore che Pasquale Lapolombella, tra gli arrestati dell'operazione di ieri condotta dalla squadra mobile di Milano. Stando a quanto riportato dal quotidiano "Il Corriere della Sera", l'uomo – che ha diversi precedenti e condanne per narcotraffico – era sottoposto ai controlli del Sert.
Il test effettuato sul capello
In caso di positività, sarebbe tornato in carcere. Questo però non lo avrebbe fermato dal continuare con la sua attività illecita. In una intercettazione, riportata da Corsera, il fratello ha raccontato che a marzo Lapolombella sarebbe risultato positivo nonostante fosse certo di non aver assunto droghe. L'errore sarebbe dovuto a un episodio particolare dove il 48enne sarebbe stato trascinato da un uomo, addetto alla confezione della droga, in bagno per mostrargli cinque chili di cocaina: "In bagno, sono entrato. Io non volevo andare – ha raccontato -. Vieni, vieni, io ho fatto così ma tutto il bagno piccolo".
Le indagini della Squadra mobile
Sarebbe stato così attento che, quando sarebbe toccato al fratello occuparsi della divisione della droga, lo avrebbe obbligato a indossare guanti, mascherina e una cuffia sopra i capelli. Oltre ai Lapalombella, in manetta sono finite altre due persone. Il tassista 50enne che – secondo le indagini degli inquirenti – accompagnava i corrieri alle consegne si trova al momento agli arresti domiciliari. I poliziotti, intercettando il telefono di Lapalombella, sono riusciti a risalire a tutte le fasi organizzative della consegna. Hanno poi fermato il taxi simulando un controllo. Lapalombella avrebbe assistito alla scena, sarebbe tornato a casa e avrebbe dato istruzioni per far sparire tutto.