Torturata dalla madre che la ustionava con il deodorante spray, la bambina sarà presto adottata
La sentenza emessa mercoledì mattina, 10 gennaio, dal gup di Milano Luca Milani ha condannato a 4 anni di reclusione la 27enne ritenuta colpevole di lesioni sulla figlia di 17 mesi, in quanto le avrebbe più volte spruzzato il deodorante spray sulla pelle a distanza ravvicinata procurandole ustioni. Inoltre, il giudice ha dichiarato decaduta la potestà genitoriale della donna sulla bambina, che ora sta per essere adottata e alla quale è stata riconosciuta una provvisionale di risarcimento di 30mila euro.
Le procedure di adozione iniziate poco dopo l'arresto
La 27enne era stata arrestata nel febbraio dell'anno scorso, quando le microcamere piazzate dagli investigatori all'interno dell'ospedale in cui era ricoverata la bambina avevano registrato i momenti in cui la donna le causava quelle ferite.
Subito dopo il Tribunale le aveva sospeso la potestà genitoriale e avviato le procedure per l'adozione della bimba che al tempo aveva ancora 17 mesi. Il procedimento sta proseguendo in questi giorni, mentre la madre dovrà continuare a seguire le sue cure agli arresti domiciliari.
Le condizioni di salute della 27enne
Il gup aveva disposto una perizia psichiatrica nei confronti della 27enne, affidandola al medico legale Mara Bertini. Gli accertamenti avevano evidenziato come la donna "si trovava in una condizione di significativo disagio emotivo", con una "sindrome di Munchausen", la patologia che induce a fingere di essere colpiti da una malattia in modo da attirare le attenzioni e le cure su di sé.
Le sue condizioni cliniche, però, non sono state valutate come "gravi", perciò è stata riconosciuta capace di intendere e volere. In questo modo, era stato escluso il vizio di mente richiesto dalla difesa della donna attraverso una consulenza difensiva. Per sei mesi la 27enne aveva fatto ricoverare la sua bambina, ora all'ospedale di Varese, poi Pavia e infine a Milano, mostrando sul corpo della piccola ustioni e lesioni che, in realtà, era stata lei stessa a procurarle.
Con la sentenza del 10 gennaio, che ha dichiarato decaduta la potestà genitoriale della 27enne, presto la bambina potrà avere una nuova famiglia.