Tortura e picchia la moglie per anni portandola a tentare il suicidio: 40enne condannato a 8 anni
Un 40enne residente a Busto Arsizio (Varese) è stato condannato a 8 anni e 6 mesi di reclusione per maltrattamenti in famiglia nei confronti della moglie e dei loro due figli. La donna, che lo ha denunciato nel 2021 dopo anni di torture e umiliazioni, era arrivata nel 2019 a tentare il suicidio e ora si è costituita parte civile. La pm Rossella Incardona aveva chiesto per l'imputato una condanna a 12 anni di reclusione.
Le violenze e le torture contro la moglie
Sono numerosi gli episodi che sono stati contestati al 40enne catanese. Come riportato da La Prealpina, nel 2016 avrebbe cosparso di alcol il corpo della moglie e con un accendino avrebbe provato a darle fuoco. Nel 2018 avrebbe provato a soffocarla con un cuscino, dicendo che la sua morte sarebbe stata la cosa migliore per tutti. Altre volte le avrebbe spento una sigaretta su un braccio e costretta a dormire nuda sul pavimento anche in inverno.
La moglie del 40enne per anni ha subito i suoi maltrattamenti e tradimenti. Per un certo periodo, il coniuge le avrebbe imposto la presenza dell'amante tra le mura domestiche. Quando provava a ribattere, lui la colpiva con pugni alla bocca o la prendeva a calci anche davanti ai loro figli, uno dei quali ancora minorenne.
I maltrattamenti contro i figli
Spesso erano i figli a mettersi in mezzo cercando di salvare la madre dalle ire del padre, ma lui era spietato anche con loro. A volte li avrebbe denigrati per la loro altezza, insultati dicendogli che erano "persone inutili" e minacciati: "Ti taglio la testa e la uso come trofeo sulla mensola".
A gennaio del 2020 uno dei figli, dopo una festa tra parenti, provò a convincere il padre a non mettersi alla guida dato che era evidentemente ubriaco. Lui, però, avrebbe poi preso una bottiglia di vetro trovata per strada e, dopo averla rotta contro il marciapiede, gliel'avrebbe puntata alla gola.
Il tentativo di suicidio e la denuncia
Arrivata all'esasperazione, la donna nel 2019 provò a togliersi la vita. Alla fine il tentativo venne sventato, ma il marito, anziché proteggerla o interrogarsi sulle sue responsabilità, le addossava altre colpe: "Ho cercato un’altra perché a letto non vali niente, non vali nemmeno come madre".
Alla fine, nel 2021 è riuscita a denunciare il marito. Già ad agosto di quell'anno il pm Pasquale Addesso chiese e ottenne per il 40enne la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla famiglia. Ora è stato condannato a più di 8 anni di reclusione, ma è probabile che faccia ricorso in appello.