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Incendio Milano, brucia grattacielo in via Antonini

Torre dei Moro, familiari delle vittime della Grenfell Tower: “Questi disastri non devono ripetersi”

Alcuni abitanti della Torre di Moro, il grattacielo milanese di via Antonini che ha preso fuoco lo scorso 29 agosto, hanno incontrato i familiari delle vittime della Grenfell Tower di Londra dove morirono 72 persone nel giugno del 2017. “Siamo qui per portare la nostra solidarietà agli inquilini. Dobbiamo fare in modo che questi disastri non si ripetano più”, spiegano i famigliari delle vittime londinesi.
A cura di Giorgia Venturini
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A Milano è stata sfiorata per poco la tragedia di Londra. Era il giugno del 2017 quando la Grenfell Tower ha preso fuoco intrappolando al suo interno 72 vittime, tra cui anche una coppia di giovani italiani. Lo scorso 29 agosto a prendere fuoco è stata la Torre di Moro in via Antonini a Milano: qui fortunatamente tutti gli inquilini hanno fatto in tempo a scendere in strada prima che le fiamme distruggessero il loro appartamento. "Siamo qui per portare la nostra solidarietà agli inquilini. Dobbiamo fare in modo che questi disastri non si ripetano più", spiegano i famigliari delle vittime londinesi che poi hanno aggiunto: "Gli inquilini italiani sono stati molto vicini a vivere la catastrofe di Londra".

Del resto la causa che provocato un incendio di queste dimensioni è la stessa: "I materiali di rivestimento sono stati gli stessi. C'è un problema in tutto il mondo per i rivestimenti che vengono usati. Le regolamentazioni per le costruzioni sono deboli in alcuni Paesi. Le aziende che producono questi materiali sfruttano le debolezze dei sistemi di alcuni Paesi". I rappresentanti londinesi hanno precisato che i pannelli di rivestimento che erano stati usati per la Grenfell Tower sono vietati in America, ma possono essere venduti e usati in altre nazioni. "Sempre e comunque è una questione di soldi", concludono.

Gli inquilini della Torre di Moro ancora negli hotel

Così come a Londra, in poco tempo anche la torre milanese ha preso fuoco. "Ero in terrazza quando mi sono resa conto che stavano cadendo pezzi dall'appartamento sopra al mio già avvolti dalle fiamme", racconta quel giorno Erika, una delle inquiline del palazzo di via Antonini. "Così ho preso la mia gatta e mi sono precipitata fuori. Una volta in strada tutta la facciata era avvolta dal fuoco". A distanza di qualche settimana gli inquilini stanno vivendo ancora una forte emergenza abitativa: "Viviamo ancora in hotel, pagato con i nostri soldi. Ovvero con i fondi del condominio. Stiamo cercando delle soluzioni con il Comune ma per ora nessuna decisione è stata presa", denuncia la situazione Mirko Berti del Comitato condomini via Antonini 32-34.

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