Tornano le tende degli studenti contro il caro affitti: “Le istituzioni non hanno mantenuto le promesse”
"La media è di 650 euro, 690 euro a stanza singola quando in realtà zona davanti al Politecnico sono anche a 950 euro a stanza". Per questo sono tornati a protestare gli studenti universitari: in piazza Leonardo Da Vinci, davanti al Politecnico di Milano, sono tornate le tende contro il caro affitti. In protesta ci sono una ventina di ragazzi tra cui Ilaria Lamera, ovvero la prima studentessa che la scorsa primavera passò la notte in tenda sostenuta poi da tanti altri universitari.
"Credo che questa sia una situazione assurda e che dovrebbe essere compito delle istituzioni riuscire a trovare una soluzione per questa cosa", spiegano gli studenti ai microfono di Fanpage.it. C'è chi lasciano la loro testimonianza: "Sono uno studente pendolare, sono ormai al sesto anno di architettura e mi è sempre piaciuta l'idea di trasferirmi a Milano però mi è stato impossibile a causa dei prezzi". Altri ancora: "Io ho 37 anni, sono anch’io in una stanza e ho dovuto accontentarmi, primo ero in affitto normale e troppe spese, sono dovuto andare in condivisione".
La protesta ripresa dopo l'estate
La protesta degli studenti si era fermata durante l'estate perché avevano creduto alle "promesse da parte del Comune, della Regione e più o meno del governo, ma non abbiamo individuato cambiamenti". I prezzi delle stanze di Milano infatti restano altissimi e gli studentati ancora nulla: "Ci aspettavamo che i soldi che erano destinati dal Pnrr per gli studenti non venissero regalati a dei privati e che fossero invece utilizzati per costruire degli studentati, per primo".
Gli studenti costretti a fare i pendolari
Per gli studenti che non si possono permettere questi prezzi folli la soluzione è fare i pendolari: "Io ho iniziato a frequentare il Politecnico quattro anni fa e per arrivare qua ci metto circa un’ora e mezza, quando trovo tutte le coincidenze giuste e mi piacerebbe molto trasferirmi vicino al Politecnico per non perdere tre ore al giorno. Purtroppo non ce la faccio perché i prezzi sono totalmente inaccessibili". Le storie degli studenti in difficoltà sono tantissime, chiedono quindi soluzioni immediate.