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Covid 19

Torna l’allarme Covid nelle carceri lombarde, contagi in risalita tra i detenuti

Sono in risalita i contagi all’interno delle carceri lombarde. A certificarlo è il provveditore regionale Pietro Buffa che ha spiegato come il dato sia condizionato dai focolai riscontrati all’interno delle case circondariali di Bergamo, Busto Arsizio e Vigevano. A San Vittore sono 59 i detenuti positivi al Covid su 949 ospitati.
A cura di Filippo M. Capra
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Torna l'allarme Covid nelle carceri lombarde. Dopo un periodo in cui il contagio è rimasto sotto controllo, ora le positività sono tornate ad aumentare. Stando a quanto comunicato da Pietro Buffa, provveditore regionale, "sono 198 i detenuti positivi al Covid e 7 i ricoverati".

Contagi in risalita nelle carceri lombarde: i dati

Nel corso della commissione consiliare online convocata oggi, lunedì 18 gennaio, per fare il punto sulla situazione all'interno delle case circondariali, Buffa ha spiegato che si tratta di "numeri in risalita". Lo scorso "7 dicembre i positivi erano 398 e il 7 gennaio 126", ha rivelato, aggiungendo che "eravamo scesi", mentre ora la risalita è spiegata dalla presenza "di tre focolai, uno a Bergamo, uno a Busto Arsizio e uno a Vigevano". Il provveditore regionale ha però rassicurato, dichiarando che "l'utilizzo dei tamponi per il contenimento dell'epidemia è efficace: ne abbiamo fatti oltre 30mila dall'inizio della pandemia". Situazione opposta, invece, per gli operatori che lavorano all'interno delle carceri, i cui numero sono in calo. "I positivi, o persone in quarantena, al 15 gennaio erano 65 su 4 mila – ha spiegato Buffa -. Mentre il 10 dicembre erano 122".

Al carcere di San Vittore 59 detenuti positivi su 949

Per quanto riguarda la realtà di San Vittore, a Milano, su 949 detenuti ci sono 59 casi di positività, come spiegato dal direttore della carcere Giacinto Siciliano. A livello di personale, invece, Siciliano ha dichiarato che "abbiamo 6 persone della polizia penitenziaria che sono positive". Infine, per dare una spiegazione dei numeri riportati, il coordinatore sanitario di San Vittore Ruggero Giuliani ha dichiarato che la trasmissione del virus tra i detenuti è stata ""più efficace nella seconda ondata rispetto alla prima", in quanto "in primavera abbiamo concluso la prima ondata con 22 positivi e un decesso, mentre nella seconda ondata i detenuti positivi sono stati 180".

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