Torna a casa il bimbo di due anni colpito da un proiettile a Ferragosto
È tornato a casa il bambino di due anni colpito da un proiettile rimbalzato esploso nella notte tra il 15 e il 16 agosto scorsi a Corte Franca, nel Bresciano. Il piccolo, dopo un ricovero in ospedale, durante il quale è stato ospitato anche in terapia intensiva, è stato dichiarato fuori pericolo e dimesso. La "sparatoria" era stata allestita come tiro a bersaglio dal vicino di casa, un uomo di 46 anni.
Come riportato da Il Giorno, il piccolo sta finalmente bene nonostante servirà un po' di tempo affinché si riprenda del tutto. Stesso discorso per i suoi famigliari, che l'hanno accolto calorosamente a casa, che per giorni sono rimasti col fiato sospeso per conoscere le sorti del bimbo. Il responsabile del tiro a bersaglio, Andrea Franzosi, guardia giurata di 46 anni, ha trasformato l'incrocio delle vie in cui risiedono le famiglie in un poligono. Con lui, altri due amici che hanno preso di mira cartelli stradali e pali della luce. Uno dei colpi esplosi da una pistola calibro 9 ha deviato la traiettoria raggiungendo la palazzina in cui abita il piccolo colpendolo in pieno petto.
Il proiettile gli ha procurato danni ad un polmone ma fortunatamente i medici del Papa Giovanni di Bergamo sono riusciti a salvargli la vita operandolo immediatamente. Interrogato dal pubblico ministero di turno, Franzosi si è assunto l'intera responsabilità dell'accaduto chiedendo scusa alla famiglia del bimbo. È indagato per lesioni gravissime, esplosioni pericolose e danneggiamenti. I due amici, un uomo di 41 anni e un ragazzo di 19, sono invece accusati di esplosioni pericolose, danneggiamenti e porto abusivo d’arma.