Tiziana Tozzo e Morgan Algeri morti nel lago di Como, i testimoni: “Parlavano, poi l’auto è scattata in avanti”
"Erano appena saliti in macchina, stavano dentro a parlare. All'improvviso l'auto è partita in avanti". Era il Suv Mercedes scuro che ieri sera, secondo alcuni testimoni, ha sfondato il parapetto di un parcheggio affacciato sul lago di Como e si è inabissato tra le acque. Dentro c'erano il conducente Morgan Algeri, pilota 38enne di Brembate Sopra (Bergamo), e Tiziana Tozzo, 45 anni, quasi certamente al loro primo appuntamento come coppia.
A parlare alla polizia è un gruppo di ragazzini che sta trascorrendo la serata in zona, e che assiste per caso alla terribile scena. Una vicenda ancora tutta da ricostruire, e che al momento appare inspiegabile: l'auto, parcheggiata a due metri dal parapetto, scatta veloce in avanti, sale sul marciapiede, sfonda la ringhiera del belvedere e precipita nel vuoto.
Un malore improvviso da parte del guidatore, un guasto alla vettura? O ancora una manovra sbagliata come accaduto nel caso accaduto solo qualche giorno prima a Colico, dove una macchina con a bordo tre persone (tra cui la vittima Manuela Spargi, 56 anni) è ugualmente precipitata da un parcheggio nel lago di Como: in questo caso chi era al volante avrebbe probabilmente inserito una marcia di guida errata, ovvero la prima al posto della retro.
Nessuna ipotesi è esclusa dagli inquirenti, nemmeno quella del gesto volontario o del litigio tra i due che, però, secondo quanto emerso, si sarebbero conosciuti appena: quella sera sarebbe stato il primo vero incontro di persona dopo i messaggi in chat e l'amicizia virtuale su Facebook. Senza contare che per il momento, nel ricordo di amici e parenti, sembrano non esserci ombre sull'esistenza di Morgan Algeri, che viene descritto come un uomo premuroso, dolce e pacato, pieno di interessi e di vitalità.
Nel frattempo i due corpi senza vita sono stati recuperati dai sommozzatori dei vigili del fuoco di Torino, e sono adesso a disposizione dell'autorità giudiziaria. Il suv su cui si trovavano è stato intanto recuperato dalle profondità del lago di Como, e potrebbe presto essere sottoposto ad accertamenti tecnici per cercare di chiarire le cause dell'accaduto.