Tifoso tenta di accoltellare un calciatore della squadra avversaria e scoppia la rissa in campo
Durante la partita tra Aurora San Francesco e Lissone che si è giocata lo scorso 5 aprile sul campo del Bione, sulle sponde lecchesi del Lago di Como, si è verificato l'ennesimo episodio di violenza in una partita di calcio giovanile. Si stava disputando una gara valida per il campionato regionale Juniores Under 19 quando un tifoso dagli spalti, dopo diversi insulti, ha tirato fuori un coltello e tentato di colpire un giocatore seduto sulla panchina del Lissone.
Dopo che l'arbitro ha sospeso la partita, un calciatore dell'Aurora San Francesco ha aggredito fisicamente due calciatori avversari. Letto il referto arbitrale, il giudice sportivo ieri, 13 aprile, ha deciso di squalificare il giovane giocatore e punire la società biancorossa.
L'aggressione con il coltello
Come riportato dal direttore di gara, Mattia Ferraiolo della sezione Aia di Lecco, un tifoso sostenitore dell'Aurora San Francesco ha insultato gli avversari per tutta la durata della partita. Al decimo minuto del secondo tempo, la situazione si era ulteriormente scaldata sulla panchina del Lissone.
Quando l'arbitro si è avvicinato per tranquillizzare dirigenti e giocatori, l'allenatore della società monzese ha affermato che il tifoso che li aveva insultati fino a quel momento aveva cercato di colpire uno dei suoi giocatori infilzando un coltello nella panchina, perforandola e rischiando di ferirlo. Coltello che l'arbitro ha dichiarato con certezza di averlo visto, per via del manico giallo.
A quel punto, l'aggressore dopo aver tentato di tagliare la recinzione che lo teneva lontano dal campo, ha deciso di scavalcarla. Tuttavia, il tifoso è stato fermato da uno dei calciatori dell'Aurora San Francesco, suo conoscente. Nel frattempo, però, un giocatore della squadra padrone di casa ha iniziato a colpire con calci e pugni un avversario, e a prendere per il collo un altro.
La decisione del giudice sportivo
Portato a conoscenza di tutto ciò, il giudice sportivo ha approvato la decisione dell'arbitro di sospendere lì la gara diventata ormai tutto, fuorché una partita di calcio.
La società Aurora San Francesco è stata dichiarata sconfitta a tavolino, dovrà versare 500 euro di multa, scontare cinque punti in classifica durante la prossima stagione e disputare cinque gare a porte chiuse. In più, il calciatore autore delle aggressioni nei confronti degli avversari è stato squalificato per cinque giornate.