Insulta la madre di un avversario del figlio a calcio, ma lui è appena rimasto orfano e lo minaccia con una spranga

Durante una partita di calcio valida per il campionato Under18 Regionale un genitore e un giovane calciatore della squadra ospite si sono insultati arrivando quasi a mettersi le mani addosso. A evitare che quello che era iniziato come un battibecco potesse finire in rissa, ci hanno pensato gli altri adulti sugli spalti e i compagni di squadra del giocatore. Al campo dell'Asd Niguarda, dove la formazione milanese stava giocando contro i brianzoli della Nuova Usmate, è stata chiamata nella tarda mattinata di domenica 14 aprile anche la polizia, ma all'arrivo degli agenti la situazione era tornata alla calma dopo diversi insulti e qualche spintone.
Gli insulti da fuori e da dentro il campo da gioco
L'episodio è avvenuto all'incirca alla metà del secondo tempo della partita tra Asd Niguarda e Nuova Usmate di categoria Under18 (classe 2006). I milanesi erano in vantaggio per 4 a 1, quando in campo due ragazzi hanno avuto un battibecco. A quel punto, il padre del calciatore della formazione di casa ha iniziato a insultare il giovane avversario. Questo, di tutta risposta, gli ha mostrato il dito medio facendolo infuriare.
Correndo, l'uomo è sceso dalla tribuna e, arrivato alla recinzione che circonda il campo da gioco, ha continuato a insultare il ragazzo rivolgendo offese pesanti anche a sua madre. Stando a quanto emerso, il calciatore ha perso da poco la mamma e, sentendo quelle parole, si è diretto verso l'uscita dal campo per cercare lo scontro fisico contro quello spettatore.
L'intervento degli altri presenti
In quel momento, entrano in scena gli altri presenti. I genitori provano a bloccare l'uomo, mentre il ragazzo, che intanto aveva afferrato una spranga, viene fermato dai suoi stessi compagni di squadra. Il figlio dello spettatore, invece, viene trattenuto dai suoi dirigenti mentre tutti gli altri ragazzi sono tornati negli spogliatoi.
L'arbitro, dopo aver fischiato la fine anticipata del match, ha chiamato la polizia. Gli agenti arrivati al campo dell'Asd Niguarda hanno trovato una situazione già calma, con il genitore allontanato dal centro sportivo. I testimoni raccontano di uno scontro che, alla fine, è stato più verbale che fisico, salvo qualche spintone. La società brianzola ha fatto sapere di aver allontanato il giovane calciatore protagonista della vicenda poiché non nuovo a episodi simili.