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Tifosi di Inter e Milan assembrati, Pregliasco: “Una sciocchezza e un rischio inutile”

“Comportamenti incongrui che comportano dei rischi per la comunità”. È il commento del virologo Fabrizio Pregliasco, raggiunto da Fanpage.it, sui comportamenti dei tifosi di Inter e Milan che si sono radunati fuori dallo stadio per salutare il passaggio delle due squadre prima del Derby. Per il direttore sanitario del Galeazzi è “una sciocchezza” e “un comportamento che espone inutilmente a dei rischi”.
A cura di Simone Gorla
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Gli assembramenti dei tifosi di Inter e Milan che hanno atteso le squadre fuori dallo stadio di San Siro prima del Derby sono "una sciocchezza" e "un comportamento che abbassa la guardia ed espone inutilmente a dei rischi". Così Fabrizio Pregliasco, docente dell'università Statale e direttore sanitario del Galeazzi di Milano, membro del Cts regionale lombardo, raggiunto da Fanpage.it commenta il comportamento dei sostenitori delle squadre milanesi, che non potendo entrare al Meazza si sono radunati per le strade.

"È la stessa situazione delle scuole, tutto procede ed è sicuro per i ragazzi stare a scuola, ma ciò che avviene fuori in attesa o nel resto dei momenti è un problema", sottolinea il virologo. "Sicuramente sono comportamenti incongrui che comportano dei rischi per la comunità perché è da questa sequenza di azioni, da questa serie di contatti, che deriva l'emergenza che si sta attuando in questo periodo. Una grande quota di casi che si realizzano in famiglia per situazioni ludiche e non necessarie".

I tifosi hanno voluto sostenere le squadre e hanno dato vita a cortei, in moto, per le due squadre. Almeno un migliaio di tifosi dell’Inter erano schierati ai lati della strada e hanno accolto la squadra di Conte. Pregliasco ricorda che sono proprio i contagi in ambiti ludici a mettere in difficoltà il sistema sanitario. "In questo periodo non possiamo limitare del tutto i contatti, perché ci sono due cose fondamentali come il lavoro o meglio la gran parte del lavoro, perché il comparto del lavoro potrebbe ricevere un'ulteriore mazzata".

In questa situazione, quindi, è necessario il massimo senso di responsabilità: "Siamo in una situazione che, se lasciata a sé, rischia di farci arrivare in un mese in una situazione di lockdown che nessuno vuole ripetere", avverte il virologo.

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