“Ti sparo in fronte con una calibro 45”: il segretario Fiom Pietro Occhiuto minacciato in un’assemblea sindacale

"Ti sparo in fronte con una calibro 45". È questa la minaccia che il segretario generale della Fiom-Cgil Brianza, Pietro Occhiuto, ha ricevuto da parte di un delegato di "un'altra organizzazione sindacale". L'episodio si sarebbe verificato nel corso di un'assemblea sindacale tenutasi venerdì scorso presso la STMicroelectronics di Agrate Brianza.
L'oggetto della discussione sono stati l’accordo sul premio di risultato e il contratto integrativo interno, sottoscritti soltanto da alcune sigle sindacali. Nessuno, però, si sarebbe aspettato un epilogo del genere. In seguito alla minaccia, la Fiom Cgil Brianza ha condiviso una nota in cui condanna con fermezza ogni forma di violenza: "Questo fatto non rappresenta solo un attacco personale, ma un preoccupante segnale dell’inasprimento del clima nei luoghi di lavoro, dove invece devono prevalere il confronto civile e il rispetto reciproco. Il sindacato è il luogo della democrazia e della tutela dei diritti, non dell’odio e delle intimidazioni".
Alla denuncia, la Fiom-Cgil Brianza ha aggiunto la richiesta di una presa di posizione chiara da parte di tutte le organizzazioni sindacali. "È inaccettabile che il dibattito sindacale degeneri in minacce e linguaggi d’odio", ha scritto ancora nella nota. L'anticipazione della denuncia che Occhiuto ha fatto oggi, lunedì 10 marzo, contro il sindacalista che lo ha minacciato e non l’avrebbe contattato per scusarsi.
Tuttavia, come si legge nel profilo Facebook di Pietro Occhiuto, la stessa organizzazione ha scelto di non rendere pubblico né il l nome del delegato autore della minaccia né della sua organizzazione sindacale. Questo perché "il vero problema non è il singolo individuo, ma il clima d'odio che da diverso tempo viene alimentato da una precisa strategia di aggressione nei confronti della Fiom".
La risposta di UILM
A rispondere alla nota di Fiom-Cgil è Uilm, l'organizzazione del delegato della presunta minaccia, che in un comunicato, in cui non viene menzionato il nome dell'autore della minaccia indirizzata a Occhiuto, ha fornito la propria versione dei fatti. Stando a quanto si può leggere nella risposta, la presunta minaccia sarebbe la conseguenza di una discussione nel corso della quale Occhiuto avrebbe detto a un membro di Uilm: "Eccolo il fascista che ha votato la Meloni". Di tutta risposta, il delegato avrebbe affermato: "Se fossi stato un fascista, ti avrei sparato in fronte con una calibro 45, ma non lo sono".