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“Ti picchiamo se non ci dai i soldi”: estorce denaro a un disabile, arrestato un 17enne a Cremona

Venerdì 20 settembre, a Cremona, un 17enne è stato arrestato con l’accusa di estorsione aggravata nei confronti di un disabile. Il minore è stato sottoposto agli arresti domiciliari, denunciati due complici.
A cura di Carlo Coi
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Immagine di repertorio
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Nella mattinata di venerdì 20 settembre, a Cremona, un diciassettenne è stato arrestato con l'accusa di estorsione aggravata ai danni di un disabile del posto. Le indagini della Polizia locale sono state avviate a seguito della denuncia della vittima, stanco del comportamento aggressivo e persecutore che da mesi il minore e altri due complici avevano nei suoi confronti. Le minacce venivano interrotte per brevi periodi solo quando i malviventi ottenevano il bottino richiesto. Al Tribunale dei Minorenni di Brescia si è già svolta l’udienza di convalida dell’arresto del giovane che è stato sottoposto agli arresti domiciliari. Altri due complici sono stati denunciati.

Le continue minacce e la denuncia del disabile

Le indagini della Polizia locale di Cremona erano state avviate a seguito della denuncia del disabile, un residente del posto che da mesi veniva minacciato da un gruppo di minori. In particolar modo pare fosse un 17enne a prendere di mira l'uomo che non era in grado di difendersi a causa della sua vulnerabilità. La vittima esasperata dalle continue richieste estorsive, dalle minacce e dagli atti di vandalismo ha deciso di sporgere denuncia agli organi di polizia giudiziaria.

Il tentativo di estorsione e l'arresto in flagranza di reato

Gli agenti dopo essersi messi alla ricerca dei minori, durante un servizio di sorveglianza presso l'abitazione della vittima, hanno assistito in diretta a un tentativo di estorsione. L'intervento preventivo ha di fatto sventato il crimine e ha permesso l'arresto del 17enne che in quell'occasione stava agendo da solo. Al Tribunale dei Minorenni di Brescia si è già svolta l’udienza di convalida dell’arresto del giovane che è stato sottoposto agli arresti domiciliari. Altri due complici sono stati denunciati. Nel frattempo le indagini coordinate dagli organi di Polizia giudiziaria proseguono con il fine di accertare ulteriori responsabilità.

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