“Ti farò baciare Diana”: cosa emerge dalle chat di Alessia Pifferi con un suo ex compagno
Già in carcere da luglio per aver lasciato morire di stenti la figlia Diana di un anno e mezzo, Alessia Pifferi potrebbe essere accusata anche di atti sessuali con minorenne. La nuova ipotesi di accusa arriva dopo che gli inquirenti hanno analizzato le chat contenute nel cellulare della donna 37enne tra cui ci sarebbero messaggi erotici in cui si parlava anche della bambina.
Le chat erotiche
Tra le numerose conversazioni intrattenute con diversi uomini, da cui emergerebbe anche un'organizzazione di prestazioni sessuali dietro compensi, una ha attirato l'attenzione degli investigatori.
Un uomo bergamasco di 56 anni, durante uno scambio di messaggi dal contenuto erotico intrattenuto sulla piattaforma per incontro Tinder, ha chiesto a Pifferi: "Posso baciare anche lei?", riferendosi alla bambina, "lo farai", ha risposto la donna.
La conversazione risale a marzo del 2022 ed è in realtà molto breve. Stando alle prime verifiche, il 56enne sarebbe un uomo sposato, con figli, ma che comunque arriva da una situazione familiare che gli investigatori definiscono "complicata". I due potrebbero aver continuato a incontrarsi fino a maggio.
I test tossicologici
Nel frattempo, dai test tossicologici del sangue e del capello effettuati sulla piccola Diana, è emerso che la bambina sarebbe morta dopo aver assunto benzodiazepine: tranquillanti che sarebbero compatibili con il flacone trovato in casa della donna durante i primi rilievi svolti dagli investigatori.
Pifferi, in carcere dal 20 luglio, avrebbe quindi somministrato alla figlia di 18 mesi delle gocce per stordirla, in modo da prevenire pianti e lamenti. Lei, però, ha sempre negato di aver sedato la piccola Diana e di averla mai sottoposta ad ogni altro tipo di violenza.