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Terza ondata, direttore dell’ospedale Valduce: “Lombardia più al riparo per l’immunità di gregge”

Cala, anche se di poco, il numero di pazienti Covid ricoverati negli ospedali di Como, una delle province più colpite dalla seconda ondata della pandemia. E in vista della terza ondata, il direttore sanitario del Valduce, Claudio Zanon, dice a Fanpage.it: “È possibile che la Lombardia sarà più al riparo dal virus rispetto alle altre regioni. Nelle province più colpite dal Covid, come Como, si può contare sull’immunità di gregge”.
A cura di Giorgia Venturini
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Un reparto di terapia intensiva (foto di repertorio)
Un reparto di terapia intensiva (foto di repertorio)
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"Nella terza ondata è possibile che la Lombardia sarà più al riparo dal virus rispetto alle altre regioni. Nelle province più colpite dal Covid, come Como, si può contare sull'immunità di gregge". A parlare a Fanpage.it di terza ondata e di immunità di gregge, un'ipotesi in realtà molto dibattuta all'interno della comunità scientifica, è il direttore sanitario dell'ospedale Valduce di Como Claudio Zanon. Sono passate diverse settimane dallo scorso 6 novembre, quando Zanon aveva lanciato un preoccupante allarme sui tanti pazienti Covid in attesa per un posto letto in pronto soccorso: "Saremo costretti a decidere chi intubare e chi no. Non abbiamo più spazio in terapia intensiva", diceva.

Oggi, secondo il direttore sanitario, Como può sperare nell'immunità di gregge e nel vaccino. Due soluzioni alla pandemia che vanno di pari passo. Come aveva riferito a Fanpage.it anche Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università di Milano: “Per raggiungere l’immunità di gregge dovremmo vaccinare il 60 per cento della popolazione, cosa non facile. Ciò che è certo è che l’esigenza di sanità pubblica ci dice che questo è l’unico strumento in grado di gestire al meglio la convivenza con questo virus”.

Si allenta la pressione nelle terapia intensiva al Valduce

La pressione negli ospedali comaschi è diminuita, così come nel resto della Lombardia. "La terapia intensiva è tornata a respirare, i medici possono essere più rilassati", precisa il direttore Zanon. Poi però mette in guardia: "Sia chiaro, dobbiamo rispettare le regole anti contagio perché comunque i pazienti continuano ad arrivare". Per il direttore sanitario sono però alte le possibilità che la provincia di Como, così come quelle di Monza e Varese, ovvero le zone più colpiti dal Covid in questo autunno, venga risparmiata, o comunque colpita meno, dalla terza ondata. "Che poi più che di terza ondata meglio definirla un risveglio del virus. A gennaio Como potrebbe essere al riparo, come è successo per Bergamo e Brescia, protagoniste della scorsa primavera e risparmiate nella seconda ondata".

Per ora poche certezze sul virus

Unica soluzione alla pandemia anche per Zanon resta il vaccino: "Finché non saremo vaccinati tutti non possiamo abbassare la guardia. Quando avremo avuto tutti la dose vaccinale allora ci sarà la vera svolta. Fino ad oggi del virus non abbiamo capito molto e non so se arriveremo mai a capire tutto. Come per la spagnola, a distanza di anni ci sono ancora tanti dubbi. Certo è che il Covid era già in circolazione in Italia da dicembre quando al Valduce abbiamo avuto delle polmoniti sospette".

Ancora 268 i ricoveri Covid registrati da Asst Lariana

Seppur in calo, restano comunque alti ancora i ricoveri a Como segnalati da Asst Lariana. In tutto sono 268 i malati Covid: al San'Anna sono 208, a Cantù 23, a Mariano Comense 24 e nell'ex ospedale Sant'Anna sulla Napoleona sono 10. Quattro in meno rispetto a ieri domenica 20 dicembre quando i ricoveri in tutto erano 273. Stando a quanto riferiscono da Asst Lariana, "in ospedale ora ci sono i casi più gravi. Sono ricoverati quei pazienti che hanno avuto bisogno di un tempo maggiore per le cure". In tanto ieri la provincia ieri sono stati 66 i nuovi casi Covid.

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