Terza ondata Covid a Brescia: nei primi giorni di marzo si registrano più casi e decessi di febbraio
La provincia di Brescia è sicuramente il territorio più colpito da questa terza ondata di Coronavirus. In questi giorni è stata superata la soglia dei mille casi, i reparti e le terapie intensive sono sotto pressione e molti pazienti sono stati trasferiti in ospedali di altre province. Tutta l'area, proprio per la rapidità con la quale è stata colpita dal virus, è stata inoltre la prima a entrare in zona arancione rafforzato. Una misura che però non sembra averlo fermato. E proprio per questo motivo, esiste un'alta probabilità che scatti presto la zona rossa. Se dovessero entrare in vigore i nuovi provvedimenti emanati dal Governo, tra i quali quello che introduce il parametro della zona rossa laddove si superano i 250 casi settimanali ogni 100mila abitanti, l'intera Regione rientrerebbe nell'area più a rischio considerato che molte province, tra le quali quella di Brescia, superano questi valori.
Oltre 9mila casi e cento morti: i dati
Nei primi dieci giorni di marzo, stando ai dati forniti dall'Agenzia per la tutela della Salute, il territorio ha registrato complessivamente 9.302 casi: più della metà dei casi avuti in tutto il mese di febbraio quando ci si è attestati complessivamente a 14.211 e di quello di novembre – nel pieno della seconda ondata – quando se ne sono avuti 12.255 e molto vicino ai dati della prima ondata (febbraio, marzo, aprile e maggio) quando se ne registrarono in totale 12.912. A preoccupare è anche il dato dei deceduti: dall'1 al 10 marzo si sono registrati complessivamente 107 morti mentre a febbraio se ne sono avuti 185. Il rischio è che il mese di marzo superi quello di gennaio – periodo in cui sono stati segnalati più morti – quando si sono avuti 199 decessi. Fortunatamente i numeri registrati in questi mesi sono di molto inferiori a quelli avuti l'anno scorso quando superarono oltre mille persone morte per Covid. Aumentano anche il numero di persone in isolamento domiciliare con oltre 13mila soggetti in quarantena, ma fortunatamente anche il numero dei guariti: nella sola provincia di Brescia sono oltre 50mila le persone dimesse.
Aumentano anche i ricoveri
Preoccupa anche la pressione degli ospedali e dei reparti di terapia intensiva. Negli scorsi giorni il professore Giuseppe Natalini, direttore del Dipartimento di anestesia, rianimazione, terapia intensiva e del dolore della Fondazione Poliambulanza, aveva spiegato a Fanpage.it che i numeri dei ricoveri erano molto simili a quelli dell'anno scorso e che molti malati sono stati trasferiti nelle terapie intensive delle province vicine. Anche gli Spedali Civili hanno spiegato che da giorni il tasso di saturazione delle terapie intensive è oltre il 90 per cento. Stando ai dati di ieri sono 454 i pazienti ricoverati per Covid, di cui 36 in terapia intensiva.