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Terrorismo: condannata a 4 anni Alice Brignoli, la foreign fighter scappata in Siria con i figli

Alice Brignoli, la foreign fighter che nel 2015 era scappata dal Lecchese in Siria assieme al marito e ai tre figli minorenni per unirsi all’Isis, è stata condannata a 4 anni per terrorismo internazionale. In Siria la donna aveva avuto un quarto figlio ed era poi rimasta vedova: lo scorso settembre i carabinieri avevano rintracciato la donna e i figli, rimpatriandoli.
A cura di Francesco Loiacono
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Alice Brignoli, la foreign fighter scappata dal Lecchese in Siria assieme al marito per unirsi all'Isis, è stata condannata a 4 anni per terrorismo internazionale. La sentenza è arrivata questa mattina al termine del processo con rito abbreviato celebrato davanti al giudice per l'udienza preliminare di Milano, Daniela Cardamone. La condanna è stata inferiore di un anno rispetto alle richieste dell'accusa: il giudice ha però disposto per Brignoli l'interdizione per cinque anni dai pubblici uffici e una provvisionale per ognuno dei quattro figli della donna, rappresentati al processo come parti civili dall'avvocato e curatore speciale Silvia Belloni. "È stato un gesto di responsabilità nei loro confronti", ha detto dopo la sentenza l'avvocato Belloni all'agenzia di stampa "Ansa".

Alice Brignoli era scappata in Siria nel 2015 per unirsi all'Isis

La difesa di Brignoli aveva chiesto l'assoluzione, sostenendo che non fosse provata la partecipazione all'associazione terroristica dello Stato islamico. La vicenda di "mamma Isis", com'è stata soprannominata Brignoli, era iniziata nel 2015 quando la donna aveva seguito il marito Mohamed Koraichi in Siria, portando con sé i tre figli minorenni della coppia. In Siria era nato anche il quarto figlio della donna, rimasta però vedova. A settembre dello scorso anno la donna e i suoi quattro figli erano stati rintracciati dai carabinieri del Ros in un campo profughi nel territorio siriano e rimpatriati: i quattro bimbi erano stati affidati a una casa famiglia mentre la madre era finita in carcere. A Fanpage.it il comandante del reparto anticrimine del Ros di Milano, tenente colonnello Andrea Leo, aveva spiegato che “i bambini erano spaventati ma in buona salute” e che la madre “non ha istruito i figli al reclutamento e al combattimento”. La donna aveva cercato di convincerli che trasferirsi in Siria era la scelta giusta, ma inutilmente: “Erano contentissimi di tornare in Italia”.

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