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Tentato stupro di via Washington, chiesto il rito abbreviato per l’aggressore 29enne

La Procura di Milano ha chiesto il processo con rito immediato per T.O., il giovane statunitense di 29 anni che lo scorso 10 maggio ha aggredito e tentato di violentare una donna nel suo appartamento di via Washington: la 44enne, rientrata dal lavoro per la pausa pranzo, aveva lasciato la porta di casa socchiusa.
A cura di Francesca Del Boca
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La donna aggredita nell'appartamento di via Washington a Milano
La donna aggredita nell'appartamento di via Washington a Milano

La Procura di Milano ha chiesto il processo con rito immediato per T.O., il giovane statunitense di 29 anni che lo scorso 10 maggio ha aggredito e tentato di violentare una donna nel suo appartamento di via Washington: la 44enne, rientrata dal lavoro per la pausa pranzo, aveva lasciato la porta di casa socchiusa. Il giovane, che ha alle spalle un passato da giocatore professionista di basket e numerosi ricoveri per problemi di salute mentale, si trova attualmente in carcere con le accuse di tentata rapina, tentata violenza sessuale e lesioni.

La violenza nell'appartamento di via Washington

A salvare la donna dalla violenza era stato un vicino di casa 94enne, richiamato dalle urla della dirimpettaia. "Lui voleva solo violentarmi, farmi del male", la testimonianza della vittima alla trasmissione di Rai 2 La Vita in Diretta. "Ho davvero pensato di non farcela. Mi colpiva senza pietà". Il giovane uomo, secondo il racconto della donna, piomba in casa sua come una furia e inizia a prenderla a schiaffi e pugni in volto, mentre la spinge in camera da letto. "Il suo intento era quello di stordirmi". La donna riesce a divincolarsi con un calcio, e corre alla porta di casa chiusa a chiave dal suo aguzzino. Con il viso coperto di sangue, attira l'attenzione del vicino.

Arrestato l'aggressore: è incensurato

L'aggressore, così, è stato subito individuato e arrestato. Si tratta di un cittadino americano incensurato di 29 anni: all’identificazione si è arrivati grazie ai documenti contenuti nel portafoglio che ha perso in casa della vittima. Il giovane uomo sarebbe arrivato in Italia da Los Angeles nei primi di maggio per un viaggio insieme ad alcuni amici, e per partecipare al matrimonio di parenti nella Capitale. Dopo qualche giorno, però, si sarebbero perse le sue tracce. Ritrovate nell'appartamento di via Washington, e poi in carcere.

"Cercavo la stazione ferroviaria, non ero né ubriaco né altro. Ricordo di essere entrato in un edificio mentre stavo camminando, ma non ricordo di aver aggredito nessuno. Eicordo invece di essere stato io attaccato", aveva messo a verbale il giovane, in modo confuso.

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