Tenta di violentare una donna in casa sua, ex giocatore di basket patteggia: tornerà negli Usa per curarsi
L'uomo di 29 anni che, il 10 maggio scorso, ha aggredito una donna di 44 anni nella sua abitazione in via Washington a Milano, ha patteggiato una pena di due anni con sospensione condizionale che è stata poi convertita in un provvedimento di espulsione. Il ragazzo, infatti, tornerà negli Stati Uniti per curarsi. L'avvocato difensore Giorgio Ballabio aveva ripresentato una seconda richiesta di patteggiamento dopo che la prima era stata respinta dal giudice il 10 luglio scorso. La vittima è stata inoltre risarcita dall'indagato.
Le parole dell'ex giocatore di basket subito dopo l'aggressione
Il 29enne aveva aggredito la donna sul pianerottolo dopo averla seguita: la 44enne era stata poi salvata dal vicino di casa. Sulla base di quanto emerso nei giorni successivi, è un ex giocatore di basket. Subito dopo l'aggressione, aveva raccontato di essere entrati in un palazzo "perché cercavo la stazione ferroviaria. Non ero né ubriaco né altro". Ha poi affermato di non ricordare di aver aggredito nessuno: "Ricordo invece di essere stato io attaccato".
Il ragazzo tornerà negli Stati Uniti per farsi curare
Oltre che per violenza sessuali e lesioni aggravate, era stato accusato di tentata rapina e violazione di domicilio. Il 2 agosto è stato trasferito, così come deciso dal Tribunale del Riesame, in una struttura psichiatrica agli arresti domiciliari. Per i giudici, il ragazzo – al momento dei fatti – era in preda a disturbi psichiatrici. Fin dal 2016 è stato ricoverato negli Stati Uniti diverse volte in vari reparti di psichiatria. Adesso sarà espulso e preso in carico dalla sua famiglia che si occuperà di farlo curare.