Tenta di simulare uno stupro in comunità e chiede all’amica il liquido seminale del ragazzo
![Foto di repertorio](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/3/2019/02/lp_5920863-1200x675.jpg)
È stata solo l'ultimo dei tanti comportamenti negativi della ragazza dentro la comunità di Renate (Monza e Brianza). Ma sicuramente il più grave, tale da far disporre al gip del Tribunale per i minorenni di Milano l’aggravamento della misura cautelare: dalla comunità al carcere.
Protagonista è una ragazza di 16 anni, accusata di reati di maltrattamenti, estorsione, rapina commessi nei confronti contro i propri familiari conviventi. E adesso anche della simulazione di uno stupro, finalizzato a mettere in difficoltà un educatore della comunità: per rendere credibile la finta violenza, avrebbe infatti chiesto a un'amica di reperire il liquido seminale del proprio fidanzato. Fermata in tempo dai Carabinieri, è stata (nuovamente) segnalata all'autorità giudiziaria minorile.
In comunità per i maltrattamenti contro la madre e la sorella
La 16enne, dal mese di aprile 2021 allo scorso mese di luglio 2022, si trovava in comunità a causa dei continui maltrattamenti nei confronti della madre e della sorella minore di 9 anni.
Continue richieste di denaro, insulti e angherie di ogni genere. Non c'era tregua per le due parenti della giovane, che avrebbero vissuto per un anno in un perenne stato di soggezione e di terrore. Paura anche per la propria incolumità, visto che la giovane aveva distrutto già il mobilio di casa. E addirittura, una volta, le aveva anche aggredite con calci e pugni. Un clima di violenza e terrore insostenibile.
Le violenze anche all'interno della comunità
Così, nel l luglio 2022, i Carabinieri avevano condotto la giovane in una comunità femminile a Renate, in Brianza. Ma niente da fare. Non si sono interrotte le cattiverie e i soprusi, stavolta nei confronti delle ospiti della struttura. Violenze, intemperanze, furti. E quel piano folle e crudele: mettere in scena uno stupro simulato.
La 16enne è stata quindi prelevata da Renate, e trasferita all’Istituto di pena minorile di Pontremoli (Massa Carrara).