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Tenta di simulare uno stupro in comunità e chiede all’amica il liquido seminale del ragazzo

La ragazza, 16 anni, si trovava in comunità per maltrattamenti nei confronti della sorella e della madre: per oltre un anno le aveva vessare con botte e angherie. È stata arrestata, e verrà trasferita nel carcere minorile.
A cura di Francesca Del Boca
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

È stata solo l'ultimo dei tanti comportamenti negativi della ragazza dentro la comunità di Renate (Monza e Brianza). Ma sicuramente il più grave, tale da far disporre al gip del Tribunale per i minorenni di Milano l’aggravamento della misura cautelare: dalla comunità al carcere. 

Protagonista è una ragazza di 16 anni, accusata di reati di maltrattamenti, estorsione, rapina commessi nei confronti contro i propri familiari conviventi. E adesso anche della simulazione di uno stupro, finalizzato a mettere in difficoltà un educatore della comunità: per rendere credibile la finta violenza, avrebbe infatti chiesto a un'amica di reperire il liquido seminale del proprio fidanzato. Fermata in tempo dai Carabinieri, è stata (nuovamente) segnalata all'autorità giudiziaria minorile.

In comunità per i maltrattamenti contro la madre e la sorella

La 16enne, dal mese di aprile 2021 allo scorso mese di luglio 2022, si trovava in comunità a causa dei continui maltrattamenti nei confronti della madre e della sorella minore di 9 anni.

Continue richieste di denaro, insulti e angherie di ogni genere. Non c'era tregua per le due parenti della giovane, che avrebbero vissuto per un anno in un perenne stato di soggezione e di terrore. Paura anche per la propria incolumità, visto che la giovane aveva distrutto già il mobilio di casa. E addirittura, una volta, le aveva anche aggredite con calci e pugni. Un clima di violenza e terrore insostenibile. 

Le violenze anche all'interno della comunità

Così, nel l luglio 2022, i Carabinieri avevano condotto la giovane in una comunità femminile a Renate, in Brianza. Ma niente da fare. Non si sono interrotte le cattiverie e i soprusi, stavolta nei confronti delle ospiti della struttura. Violenze, intemperanze, furti. E quel piano folle e crudele: mettere in scena uno stupro simulato.

La 16enne è stata quindi prelevata da Renate, e trasferita all’Istituto di pena minorile di Pontremoli (Massa Carrara).

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