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Tendono un cavo d’acciaio in strada a Milano: chiesto giudizio immediato per i due ragazzi accusati

È stato chiesto il giudizio immediato per Alex Baiocco e Michele Di Rosa, i due ragazzi di 24 e 18 anni che, nella notte tra il 3 e il 4 gennaio scorsi, avrebbero teso un cavo d’acciaio ad altezza uomo in viale Toscana a Milano.
A cura di Ilaria Quattrone
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È stato chiesto il giudizio immediato per Alex Baiocco e Michele Di Rosa, i due ragazzi di 24 e 18 anni che, nella notte tra il 3 e il 4 gennaio scorsi, avrebbero teso un cavo d'acciaio ad altezza uomo in viale Toscana a Milano. L'istanza è stata presentata dal pubblico ministero Enrico Pavone. In questo modo, entrambi salterebbero l'udienza preliminare. Per quanto riguarda il terzo complice, un 17enne, dovrà esprimersi la Procura dei minori.

Il cavo d'acciaio ancorato al corrimano della pensilina

I tre, sulla base di quanto ricostruito dall'accusa, avrebbero teso un cavo d'acciaio attorno alle 2 del 4 gennaio. Lo avrebbero ancorato al corrimano della pensilina dell'autobus 91 e a un palo della segnaletica di viale Toscana. In questo modo avrebbero messo in pericolo motociclisti e ciclisti.

Il primo a essere stato arrestato è stato il 24enne Baiocco che si trova ancora in carcere a San Vittore mentre il 18enne Di Rosa è agli arresti domiciliari: entrambi sono accusati di blocco stradale. In un primo momento, Baiocco era stato accusato di tentata strage. Lui stesso, nella sua confessione, aveva parlato di una idea stupida che sarebbe venuta perché il trio si stava annoiando.

La confessione di Alex Baiocco

"Eravamo molto scherzosi, continuavamo a ridere, io ho ritenuto di seguire il gruppo", ha affermato. "Io stavo come facendo il pagliaccio per assecondare i miei amici", ha continuato. Il giovane ha ammesso le sue responsabilità e si è detto pentito. Sulla richiesta della Procura del capoluogo meneghino dovrà esprimersi il giudice per le indagini preliminari Domenico Santoro.

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