Tende un cavo d’acciaio in strada a Milano insieme a due amici, Alex Baiocco condannato a 3 anni
Alex Baiocco, il 24enne che ha teso un cavo d'acciaio ad altezza uomo in mezzo a viale Toscana a Milano, è stato condannato a 3 anni di reclusione. I due amici che quella notte (tra il 3 e il 4 gennaio scorso) erano con lui hanno avuto sorti diverse: Michele Di Rosa, 18enne, ha patteggiato 2 anni e 6 mesi di reclusione, mentre per il terzo (un ragazzo minorenne) procederà la Procura per i minori di Milano. Questo è quanto deciso dalla giudice dell'udienza preliminare Sonia Mancini al termine del processo ad Alex Baiocco, che ha deciso di essere giudicato con il rito abbreviato.
Di cosa sono stati accusati i ragazzi che hanno teso il cavo
I tre ragazzi sono accusati di blocco stradale. Per divertirsi avevano deciso di tendere un cavo d'acciaio in mezzo a Viale Toscana. Stando a quanto riferito dai testimoni, i tre volevano fermare i motorini che passavano. Fortunatamente, un residente della zona, si è accorto di quello che stavano facendo e ha avvisato i carabinieri.
Inizialmente i giovani, due maggiorenni e un minorenne, si sono dati alla fuga. Alex Baiocco è stato fermato quasi subito ed è stato interrogato il giorno successivo. Aveva riferito di averlo fatto per gioco dato che lui e i suoi amici si annoiavano. I ragazzi erano stati inizialmente accusati di tentata strage in quanto il cavo che avevano teso avrebbe potuto decapitare chiunque fosse passato di lì in motorino.
Le condanne per Alex Baiocco e Michele Di Rosa
Baiocco e l'amico Di Rosa hanno deciso di essere giudicati con il rito abbreviato. Durante l'udienza di oggi, giovedì 16 maggio, i ragazzi hanno chiesto scusa per quel gesto. Sono stati comunque condannati a 3 anni per Baiocco da scontare in carcere, dove attualmente si trova. Mentre Di Rosa ha patteggiato 2 anni e 6 mesi. Al momento è agli arresti domiciliari.
Secondo l'avvocato di quest'ultimo, Gaetano Giamboi, "il ragazzo sta facendo un percorso e ha dimostrato di voler cambiare. Grazie ai servizi sociali di Cologno Monzese, ha trovato un lavoro come pasticcere". Per questo motivo ha chiesto la revoca della misura cautelare. La difesa di Baiocco, invece, ha chiesto gli arresti domiciliari. Infine, per il terzo ragazzo, un minore di 17 anni, procederà la Procura per i minori di Milano.