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Teatro alla Scala imbrattato: 5 attivisti di Ultima Generazione denunciati e 2 poliziotti feriti

Dopo l’ultimo blitz degli attivisti di Ultima Generazione, che hanno imbrattato la facciata del Teatro alla Scala di Milano nel giorno della Prima, il bilancio è di cinque giovani denunciati e due poliziotti feriti.
A cura di Francesca Del Boca
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Dopo il blitz di stamattina da parte degli attivisti ambientalisti di Ultima Generazione, che in segno di protesta hanno imbrattato le pareti del Teatro alla Scala nel giorno dell'attesissima Prima, il bilancio è di 5 giovani denunciati da parte della Polizia di Stato di Milano: si tratta di 4 ragazzi e una ragazza, tra i 20 e i 23 anni, residenti a Milano, Pavia e Lucca. I giovani attivisti, già noti alla Digos, sono stati fermati per imbrattamento di beni culturali e per inosservanza del divieto di ritorno.

Mentre i cinque responsabili delle gettate di vernice colorata contro la facciata del Piermarini venivano prelevati e portati in Questura, intanto, due poliziotti hanno riportato alcune lievi ferite: lesioni alla caviglia destra l'uno e alla spalla sinistra l'altro, guaribili rispettivamente in 10 e 7 giorni.

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Il blitz ambientalista nel giorno della Prima della Scala

L'azione di protesta è avvenuta intorno alle 7.45, con il lancio di secchi di vernice colorata contro la facciata del teatro. "Basta gas e basta carbone", il grido dei cinque attivisti poi arrestati. Una scelta ovviamente non casuale, quella di agire proprio il 7 dicembre: è il giorno della messa in scena del Boris Godunov di Musorgskij, l'opera che inaugurerà la prossima stagione lirica. Una Prima che ogni anno vede sfilare tra i velluti della Scala alcune tra le personalità più in vista del Paese, e non solo: quest'anno tocca infatti alla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, al capo dello Stato Sergio Mattarella e alla neopremier Giorgia Meloni.

La facciata del Piermarini è già stata ripulita

"Dobbiamo muoverci, in Italia siamo fermi. Basta gas e basta carbone, entro il 2025", hanno gridato i cinque ragazzi, per farsi sentire dai big della politica. E ancora: "No ai nuovi impianti di gas fossile". Per essere poi portati via di peso dalle forze dell'ordine, che li hanno letteralmente trascinati in Questura. Nel frattempo, la facciata è stata prontamente ripulita: quella utilizzata nel blitz, infatti, altro non era che semplice vernice lavabile.

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