Tassisti ancora in protesta a Milano, taxi in sciopero oggi 12 luglio dopo il caso Uber files
Ancora disagi per i cittadini milanesi. I tassisti del capoluogo di regione lombardo hanno nuovamente incrociato le braccia nella giornata di oggi, martedì 12 luglio, dopo aver organizzato nella serata di ieri uno sciopero lampo che bloccherà tutte le auto bianche fino a tempo indeterminato.
Sciopero taxi a Milano oggi 12 luglio
Alla protesta per la richiesta dello stralcio dell'articolo 10 del DDL Concorrenza, si è aggiunta quella per il caso Uber files svelato dal Guardian che, su oltre 124.000 documenti, ha scoperchiato il metodo Uber in Europa, con pressioni sui governi e appoggi presunti del capo dello Stato Macron. In Italia, Uber puntava a usare Matteo Renzi per avere un'entrata nel mercato facilitata. Da almeno un'ora a Milano i radiotaxi e le applicazioni per le prenotazioni delle corse sono off limits. Gli operatori rispondono alle chiamate con notevole ritardo rispetto al solito e non riescono a trovare auto bianche disponibili per i clienti. Stesso discorso per quanto riguarda le applicazioni che cercano a vuoto per decine di minuti un taxi libero da inviare al richiedente.
Tassisti in protesta dopo il caso Uber files
La protesta non intende cessare. Dopo la proclamazione di un nuovo sciopero generale per i prossimi 20 e 21 luglio, oggi la nuova agitazione, organizzata in tempi record tra la serata di ieri e la mattinata di oggi. Non è chiaro al momento per quanto durerà, se per ore o per giorni. Gli scioperi locali, nati spontaneamente di città in città, sono difficilmente controllabili dai rappresentanti sindacali che auspicano un rientro quanto prima della situazione a livello generale. Unica Cgil Milano chiede che il governo chiarisca la posizione dell'Italia nel caso degli Uber files e lo stralcio dell'articolo 10 dal DDL Concorrenza. Altrimenti le città continueranno a restare bloccate.