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Tassista spaccia cocaina durante finte corse con i clienti: arrestato in Porta Venezia a Milano

È stato arrestato a Milano un tassista che caricava i clienti in auto e li faceva scendere dopo poche centinaia di metri: nel tragitto vendeva loro la cocaina.
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La dinamica era collaudata e, apparentemente, perfetta per non essere scoperti. Ma le corse in taxi così brevi hanno insospettito gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Milano, che hanno arrestato un tassista che spacciava droga a bordo della sua auto bianca.

Tassista spaccia cocaina

La modalità era sempre la stessa, ma difficilmente poteva dare nell'occhio. Il cliente saliva sul taxi, spesso in zona Porta Venezia, molto frequentata dai giovani, e dopo un breve percorso scendeva dall'auto. Intanto, però, acquistava droga dall'autista.

E sono state proprio quelle corse così brevi ad aver insospettito i poliziotti, che erano impegnati nel contrasto allo spaccio di stupefacenti in una delle zone della movida milanese.

Gli agenti hanno notato un uomo che, davanti a un hotel in via Panfilo Castaldi, è salito a bordo di un taxi ha fatto il giro dell'isolato e poi si è fatto lasciare nuovamente nello stesso punto di partenza.

Così hanno fermato l'uomo, uno svizzero di 37anni venuto a Milano per un weekend di vacanza, e gli hanno trovato addosso 5 capsule di plastica contenenti 2,5 grammi di cocaina.

L'arresto del tassista

A quel punto i sospetti del personale della sesta sezione della Squadra Mobile sono stati confermati: il tassista spacciava droga durante finte corse con l'auto di servizio.

I poliziotti hanno fermato il tassista, un italiano incensurato di 42 anni, e hanno trovato nella sua auto 4 pacchetti di sigarette contenenti 86 capsule di cocaina, del peso lordo di circa 72 grammi.

Durante una perquisizione della casa del tassista, a Bollate, gli agenti hanno trovato 1.280 grammi di cocaina, già divisa in 1.393 capsule, 170 grammi di hashish, sostanza da taglio, un bilancino, una macchina incapsulatrice e altro materiale per il confezionamento. Ma soprattutto hanno rinvenuto circa 62mila euro in contanti.

A quel punto sono scattate le manette per il tassista-spacciatore, che pensava di aver escogitato un piano perfetto per non essere scoperto e, invece, ora si trova nel carcere di San Vittore in attesa dell'udienza di convalida dell'arresto.

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