Tassista rifiuta pagamento con il Pos e distrugge i souvenir dei passeggeri
Succede nei pressi della Stazione Centrale di Milano. Quando arriva il momento di pagare la corsa del taxi, i due passeggeri chiedono di poter saldare la cifra scritta sul tassametro con il bancomat. Ma il conducente inizialmente si rifiuta, e dopo un crescendo di urla e insulti arriva addirittura ad aggredire i turisti e a distruggere i loro souvenir.
La lite per colpa del Pos
Alla richiesta di poter pagare con il bancomat infatti, il conducente del taxi oppone in un primo momento un netto rifiuto, nonostante sia obbligatorio per legge. Solo davanti alle insistenze dei clienti, che con pacatezza rivendicano un loro diritto, cede. Ma il rifiuto si trasforma in rabbia.
Il tassista prende finalmente in mano il Pos, esasperato. Intanto, con toni sempre più elevati, inizia a insultare i due stranieri a cui ha appena dato un passaggio.
Valigie e sacchetti scagliati a terra
Alla fine, quando arriva il momento di congedarli, con modi bruschi tira fuori dal bagagliaio del taxi le valigie e i sacchetti dei due. E in preda all'ira li scaglia con violenza a terra, frantumando così i souvenir al loro interno. Tra questi, secondo il racconto di uno dei due turisti, preziosi soprammobili in puro vetro di Murano, acquistati durante la tappa a Venezia.
La fuga del tassista
I turisti si lamentano, iniziano a riprenderlo con la telecamera del cellulare e chiedono a gran voce di essere risarciti del danno. Ma, a quel punto, il tassista scappa a tutta velocità con portellone e sportello aperto, superando anche un incrocio senza rallentare.
Sparisce nel nulla, rombando e lasciando i due viaggiatori a bocca aperta. Con i bagagli rovesciati a terra, e i loro oggetti ridotti in mille pezzi. Ricordi di una vacanza in Italia a cui forse adesso non vorranno ripensare più, dopo quello che hanno passato.