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Tangenti e appalti truccati per le mense, 11 arresti: indagato anche il vice sindaco di Mediglia

Unidici persone sono state arrestate e oltre una ventina indagate nell’ambito di un’inchiesta per corruzione. Al centro appalti truccati per il servizio mensa di alcuni comuni del Milanese e lombardi.
A cura di Francesco Loiacono
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(Immagine di repertorio)
(Immagine di repertorio)

Appalti truccati per un totale di 39 milioni di euro nel settore delle mense. È quanto ha portato alla luce un'inchiesta del Comando provinciale della guardia di finanza di Milano coordinata dal pubblico ministero Giovanni Polizzi e dal procuratore aggiunto Maurizio Romanelli. Undici gli arresti, tra dipendenti comunali, membri di commissioni e dirigenti e titolari di aziende di ristorazione. Mentre tra gli indagati a piede libero, come riporta il quotidiano "La Repubblica", figura anche il vice sindaco di Mediglia (Milano) Paolo Bianchi, esponente di Fratelli d'Italia e a lungo sindaco dello stesso comune.

Stando a quanto risulterebbe dalle indagini, alcuni degli indagati avrebbero messo in piedi tra il 2021 e il 2022 "un complesso e capillare sistema corruttivo" tramite il quale sarebbero stati assegnati con modalità illecite undici contratti di fornitura da parte di diversi enti locali dell'hinterland milanese e della Lombardia a favore di imprese alle quali gli indagati erano direttamente collegati, o di aziende disposte a pagare una tangente per avere bandi fatti su misura.

Non solo mazzette: anche un'auto come tangente

L'entità della "mazzetta" era fissata tra l'1 e il 2 per cento del prezzo a base d'asta della gara e i soldi venivano pagati a rate. Ma gli indagati venivano corrotti anche tramite altre utilità: buoni pasto, assunzioni, una costosa bicicletta del valore di tremila euro e perfino un'auto. "La macchina ce l'ha comprata lui", dice infatti in un'intercettazione un dirigente comunale di Cornaredo, una delle tre persone finite in carcere (gli altri sono ai domiciliari). Sono oltre una ventina in totale gli indagati, nei confronti dei quali sono scattate perquisizioni. Ai Comuni e alle società coinvolte è stato invece chiesto di esibire e consegnare documentazione utile per il prosieguo delle indagini.

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