Tamponi veloci a studenti e docenti a Milano: meno code dopo i primi giorni di caos
La "via preferenziale" per effettuare il tampone a studenti e docenti, previsto dalla Regione Lombardia, è la chiave della strategia di identificazione rapida dei casi di coronavirus all'interno delle scuole. Dalla sua efficacia e dal suo effettivo funzionamento dipende pertanto la tenuta dell'intero sistema, ancor più nei prossimi mesi quando l'influenza e i malanni di stagione potranno farsi sentire con più forza. L'attività dei punti sanitari a Milano per gli studenti, i docenti e il personale scolastico prosegue a pieno regime da ormai oltre una settimana.
Nei giorni scorsi all'entrata di queste strutture non era difficile trovare lunghe file e spesso lunghi tempi di attesa. Per cercare di gestire l'affluenza, Regione Lombardia ha quindi istituito una nuova procedura: la compilazione di un modulo da parte della scuola o del pediatra. Questa nuova disposizione ha creato però ulteriore confusione.
Ai punti sanitari dell'ospedale San Carlo e San Paolo, non tutti coloro che vi si sono recati nei giorni scorsi erano consapevoli della necessità di iscrivere i figli al fascicolo elettronico, fondamentale per velocizzare i tempi dell'esito, o dell'esatto funzionamento di tutte le disposizioni. Dopo qualche giorno di incertezza e perplessità, però, tutto sembra essere tornato alla normalità, almeno stando a quanto dichiarato dal direttore generale dell'ospedale San Carlo e San Paolo, Matteo Stocco a Fanpage.it.
Accessi rapidi tamponi: i primi giorni abbiamo avuto un assalto
"I primi giorni abbiamo avuto un assalto: tamponavamo fino a 250 ragazzi al giorno", afferma Stocco commentando così il caos che si era generato all'apertura dei punti sanitari per la corsia preferenziale riservata a studenti e docenti. L'emanazione della circolare regionale ha infatti ridotto di molto i tamponi.
"Ora siamo sotto ai cento al giorno. All'inizio era il panico. Bastava qualche raffreddore, qualche linea di febbre e le famiglie si allarmavano. Adesso è necessario un passaggio dal pediatra che con una richiesta precisa permette di fare il tampone". Questo riduce infatti la pressione nei punti sanitari e fa sì che arrivino persone che necessitano realmente di un test. "Quando si arriva qua in macchina si trovano quattro infermieri disponibili per i tamponi. Per accedere al servizio viene richiesta l'autocertificazione e la tessera sanitaria. Dopodiché si procede con la registrazione e viene eseguito il tampone. Il tutto dura poco meno di dieci minuti". Chi esegue il tampone prima delle 14.30 riceverà l'esito del test sul fascicolo elettronico entro le 23, chi invece lo esegue dopo le 14.30 dovrà aspettare il giorno dopo.
Come funziona la procedura per l'accesso rapido ai tamponi
Prima di arrivare ai punti sanitari come funziona, quindi, la procedura per richiedere il tampone "in via preferenziale"? Il modulo di accesso sarà rilasciato dalla scuola e avrà il timbro scolastico. A questo si aggiunge un'autocertificazione con liberatoria firmata dal genitore.
"La liberatoria servirà per dare l'autorizzazione a far eseguire al minore il tampone", spiega a Fanpage.it Rinaldo Missaglia, presidente del sindacato dei pediatri di famiglia. Una volta eseguito il test, il genitore potrà far attivare il fascicolo elettronico del proprio figlio. "Per velocizzare il sistema – spiega il sindacalista – c'è la possibilità per il pediatra o medico generale di accedere al fascicolo sanitario elettronico dei propri pazienti purché questi abbiano dato un assenso. Questo lo si fa o nel corso di una prima visita in ambulatorio o può farlo il genitore attraverso un ufficio dell'Azienda tutela salute o online".
Attraverso il fascicolo elettronico sarà possibile per il pediatra avere l'esito in tempi rapidi. In questo modo "in caso di negatività, il medico potrà attestare che è stato seguito il percorso Covid e che il ragazzo potrà essere riammesso a scuola. Nel caso di positività seguire tutta la procedura prevista. Il genitore inoltre può entrare nel fascicolo e leggere da casa l'esito". Non iscrivere il figlio al fascicolo elettronico "potrebbe portare a un ritardo nella comunicazione dell'esito e questo farà perdere lo scopo di questi accessi rapidi", conclude.
Coronavirus, nessun isolamento domiciliare fiduciario per i genitori di un caso sospetto
Un altro importante aspetto che è stato precisato dalla Regione, riguardo l'iter da seguire durante l'accertamento di un caso sospetto, riguarda la quarantena. Palazzo Lombardia ha precisato che nessun isolamento domiciliare fiduciario è necessario per i genitori di un caso sospetto. L'assessore al Welfare, Giulio Gallera, ha precisato che in caso di un bimbo sottoposto a tampone e in attesa di referto, i genitori non dovranno restare in isolamento.
La quarantena scatta per tutti i contatti stretti solo in caso di positività. Chi ha effettuato il tampone, invece, deve rimanere in isolamento: in caso di positività scatterà la quarantena per l'intera classe, se l'interessato ha frequentato la scuola nelle ultime 48 ore, e per i familiari e i contatti diretti.