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Tagli ai contributi per i disabili in Lombardia, le famiglie ricorrono al Tar: “Delibera di Regione è lesiva”

Le associazioni di caregiver hanno depositato un ricorso al Tar contro la delibera di Regione Lombardia che ha rimodulato i fondi per persone con gravi e gravissime disabilità.
A cura di Ilaria Quattrone
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Nella giornata di ieri, lunedì 27 maggio, il Comitato Caregiver familiari B1 B2 affondate – che riunisce 26 associazioni – ha depositato un ricorso contro la delibera di Regione Lombardia che rimodula i fondi destinati ai caregiver di persone che hanno disabilità gravi e gravissime. L'avvocata Laura Andrao, che assiste le famiglie, ha spiegato: "Riteniamo che la delibera numero 2033/2024 sia estremamente lesiva e discriminatoria".

La delibera ha modificato il Programma operativo regionale a favore di persone con grave o gravissima disabilità e in condizione di non autosufficienza."La riduzione della misura B1 di 150 euro a fronte di un'erogazione di servizi da poter acquistare per 595 euro è ridicola, perché non solo è un terzo rispetto a quello che avrebbe percepito una famiglia con disabilità, ma anche perché non si sa dove poter acquistare quei servizi", ha spiegato la legale.

La misura B2, invece, ha avuto "un abbassamento medio a 100 euro mensili, contributo anche questo ridicolo a fronte delle necessità delle famiglie". Per poter aver accesso al contributo della B1 è necessario che avvenga uno scorrimento delle liste che è basato sull'Isee e "porta a dover sperare che la persona davanti a noi deceda perché in un miracolo è difficile sperare. Abbiamo genitori fortemente preoccupati dal non poter dare l'assistenza necessaria ai propri figli".

"La drastica riduzione delle misure B1 e B2 è solo la punta dell’iceberg di un processo di minore osservanza delle leggi e mancato rispetto dei diritti costituzionali delle persone con disabilità: salute, istruzione, inclusione, presa in carico e curA, solo per citarne alcun. La disabilità dei nostri figli, che ci tocca da vicino, ci pone ogni giorno davanti a sfide complesse a cui è importante dare risposte collettive e globali. E non possiamo farlo da soli", ha affermato Cristina Finazzi di Spazioblu Autismo Varese Onlus.

"Pochi giorni fa, nel corso di una interrogazione parlamentare la stessa Ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli, tramite il Ministero delle politiche sociali, ha affermato nettamente che le indicazioni del PNNA sono quelle di implementare i servizi, ma non attraverso il taglio dei contributi alle famiglie. Tengo a ribadire che l’obiettivo di questa azione non è solo quello di azzerare i tagli, ma di far capire che bisogna cambiare radicalmente rotta per le politiche che riguardano la disabilità e la non autosufficienza. Politiche di cui le famiglie, come hanno dimostrato in questi ultimi cinque mesi, vogliono e devono essere parte essenziale", ha detto il vicepresidente di Nessuno è Escluso, Fortunato Nicoletti.

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