Svolta nelle indagini sul caso di Mara Cagol, l’ex brigatista morta 47 anni fa
Ci sarebbe una svolta nelle indagini sulla morte di Margherita "Mara" Cagol, la brigatista che morì 47 anni fa insieme all'appuntato dei carabinieri Giovanni D'Alfonso. Il suo decesso era avvenuto in provincia di Alessandria, durante la liberazione dell'imprenditore Vittorio Vallarino Gancia che era stato sequestrato il giorno prima.
Chi è Margherita Cagol
Cagol, moglie di Renato Curcio, partecipò al sequestro del magistrato Mario Sossi e all'assalto del carcere di Casale Monferrato dove Curcio era detenuto. Le circostanze in cui morirono l'appuntato d'Alfonso e Cagol, sono ancora da chiarire. In particolare, si cerca di risalire all'identità dell'altro brigatista che si trovava con la donna al momento del sequestro e dello scontro a fuoco dove morì l'appuntato e rimasero feriti gravemente gli altri carabinieri.
Gli interrogatori ad alcuni ex brigatisti
In queste ore, sono stati interrogati a Milano alcune persone che, in passato, erano tra le fila delle Brigate Rosse. Gli accertamenti dei carabinieri del Ris di Parma mirerebbero a dare un nome a chi aveva partecipato al primo sequestro di storia delle Br. L'interrogatorio arriva dopo che sono stati posti sotto accertamenti scientifici i reperti sequestrati durante la sparatoria.
Le parole del figlio dell'appuntato morto
Le indagini sono ripartite dopo l'esposto presentato da Bruno d'Alfonso, figlio dell'appuntato morto: "E' una questione di giustizia e di verità storica. Anche per onorare la figura di mio padre, un eroe che diede la vita per le istituzioni". Adesso bisognerà aspettare ancora alcune ore prima di capire quali elementi nuovi gli inquirenti siano riusciti a ottenere.