Svolta nel caso Marta Di Nardo, gli investigatori hanno trovato tracce di sangue nella casa del vicino
Marta Di Nardo è scomparsa lo scorso 4 ottobre, il telefono risulta spento e il portone di casa in via Pietro da Cortona a Milano è chiuso a chiave. Il figlio ha denunciato la sua scomparsa, anche se in un primo momento si è ipotizzato l'allontanamento volontario. Oggi, però, 20 ottobre, i carabinieri della Compagnia Monforte coordinati dal pubblico ministero Leonardo Lesti hanno perquisito l'appartamento di un 51enne, che vive di fronte alla 60enne, trovando diverse tracce di sangue.
La perquisizione nella casa del vicino
Gli investigatori, con l'aiuto dei vigili del fuoco, sono entrati anche nella casa della donna scomparsa, ma non avrebbero trovato nessun corpo. Nelle prossime ore il vicino 51enne sarà interrogato, in quanto ci si aspetta da lui una spiegazione per quelle tracce ematiche trovate nella sua abitazione.
Al momento non sono stati presi provvedimenti a carico dell'uomo che, comunque, pare abbia fornito alcune dichiarazioni ritenute contraddittorie.
Le ipotesi degli investigatori
Il 51enne era già stato sentito nei giorni scorsi dagli inquirenti, dato che è risultato essere una delle persone che Di Nardo ha frequentato nell'ultimo periodo. Con problemi di tossicodipendenza, il 51enne è in cura in un Cps e all'interno della 60enne pare sia stato trovato un certificato medico con le sue generalità e una data successiva a quella della sparizione.
Anche Di Nardo è in cura al Cps ed è seguita dai Servizi sociali. La 60enne, infatti, ha problemi di ludopatia e altri, di conseguenze, economici. Spesso, hanno ricordato altri vicini, chiedeva spiccioli o sigarette nel quartiere. Il timore è che la sua sparizione possa essere collegata proprio ai debiti che avrebbe accumulato a causa del gioco.