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Svolta nel caso del cadavere con la testa mozzata: la pista della banconota trovata vicina al corpo

I carabinieri sono riusciti a “ricostruire” una banconota ritrovata vicino ai resti del cadavere. Si tratterebbe di denaro proveniente dallo Sri Lanka. Questo potrebbe supporre che si tratti di un 50enne cingalese scomparso alcuni mesi fa da Leno (Brescia)
A cura di Carlo Coi
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

Nelle scorse ore, c'è stata una svolta nelle indagini condotte dai carabinieri di Brescia che stanno cercando di fare luce sui resti di un uomo ritrovati un paio di settimane fa nel bosco del comune di Nave. Il corpo, in avanzato stato di decomposizione al momento del ritrovamento, potrebbe essere di un 50enne di origine cingalese. La supposizione deriva dal ritrovamento di una banconota dello Sri Lanka sulla quale saranno effettuati nei prossimi giorni esami genetici.

La banconota ritrovata sarà analizzata con esami genetici 

Nelle ultime ore, i carabinieri sono riusciti a rendere leggibile una banconota ritrovata poco distante dal cadavere. Si tratterebbe di denaro proveniente dallo Sri Lanka. Gli inquirenti, dopo aver effettuato un controllo sulle denunce fatte nel periodo compatibile con la morte dell'uomo, hanno scoperto una segnalazione fatta alle forze dell'ordine da una donna cingalese che lamentava l'abbandono del domicilio da parte del fratello.

Per eliminare ogni dubbio, nei prossimi giorni, è stato incaricato un professionista che metterà a confronto il dna ritrovato sulla banconota con quello della donna che ha denunciato la scomparsa del parente.

La scoperta del cadavere in stato di decomposizione il 7 ottobre scorso

I resti del cadavere in decomposizione erano stati ritrovati lo scorso 7 ottobre da due cacciatori – impegnati in una battuta al cinghiale – che hanno allertato prontamente le forze dell'ordine. Il corpo, ridotto in ossa, era ai piedi di un albero privato della testa che è stata ritrovata, a pochi metri di distanza, in un sacchetto legato con una corda al ramo di un albero.

Vicino al cadavere i carabinieri avevano anche recuperato uno zaino e alcuni foglietti – trai quali la banconota che sono riusciti a rendere leggibile – consumati a causa del lungo periodo trascorso tra la vegetazione.

Al momento, secondo gli inquirenti, l'ipotesi più plausibile è che si tratterebbe di un gesto estremo compiuto dal cingalese.

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