Suor Lucia Ripamonti proclamata Beata: la Chiesa riconosce il miracolo su una bimba in fin di vita
Da ieri, sabato 23 ottobre 2021, Lecco e tutta la Chiesa hanno una nuova Beata. È suor Lucia Ripamonti, vissuta tra il 1909 e il 1954, che ieri a Brescia è stata ufficialmente proclamata Beata dal cardinale Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione delle cause dei Santi che ha celebrato la Messa in veste di delegato papale: "Visse nel silenzio e nella semplicità evangelica trovando in tutto, anche nei rimproveri e nelle correzioni, un mezzo per umiliarsi e progredire nella santità", ha detto il delegato di Papa Francesco.
La vita di suor Lucia Ripamonti
Nata ad Acquate, rione di Lecco, il 26 maggio del 1909, suor Lucia Ripamonti, battezzata col nome di Maria, era la quarta figlia di una famiglia di umili origini. Per aiutare i genitori Maria, subito dopo la licenza elementare, lavorò come operaia in filanda e in fabbrica. Non mise però mai in secondo piano la fede e soprattutto la sua dedizione per il prossimo. Avvicinatasi alle suore delle Ancelle della carità di Brescia, guidate dal carisma della fondatrice Paola di Rosa, ne entrò a far parte nel 1932 e il 13 dicembre del 1938 prese i voti, consacrandosi col nome di Lucia Immacolata. Visse sempre nella casa madre di Brescia, aiutando le persone più sofferenti e bisognose con carità, gentilezza e amore. Ammalatasi gravemente a causa di un tumore al fegato, morì il 4 luglio del 1954 all'età di 45 anni. Le sue spoglie riposano nella cappella della fondatrice delle Ancelle delle carità a Brescia.
Il miracolo e la Beatificazione
Fin da dopo la sua morte furono tante le persone che hanno affermato di aver ricevuto delle grazie per la sua intercessione. Un miracolo in particolare è stato riconosciuto ufficialmente dalla Chiesa e ha poi portato alla beatificazione. È quello che riguarda una bambina di Merano (Bolzano), Irene Zanfino, che nell'aprile del 1967 venne dichiarata clinicamente morta dopo essere stata investita da un'auto in viale Druso a Bolzano. La famiglia pregò suor Lucia, dello stesso ordine delle consorelle presenti in ospedale a Bolzano, e nel giro di un mese Irene si risvegliò dal coma profondo e guarì completamente.