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Sullo scontrino spunta un piatto in più: i Carabinieri intervengono per la lite al ristorante

In un ristorante sul lago di Como va in scena una lite tra cliente e ristoratore: lo scontrino segna un piatto in più. “Nelle località di vacanza i titolari di bar e ristoranti cercano troppo spesso di imbrogliare, gonfiando i prezzi a loro piacimento”. Ma il ristorante incriminato rimanda al mittente le critiche.
A cura di Francesca Del Boca
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Lo scontrino prima e dopo l'intervento dei Carabinieri al ristorante
Lo scontrino prima e dopo l'intervento dei Carabinieri al ristorante

Una lite furibonda per il conto al ristorante. E, per mettere pace tra cliente e ristoratore, intervengono addirittura i Carabinieri.

Succede in un locale sulla costa nord-occidentale del lago di Como, nel paesino turistico di Dongo. Una donna a cena con la figlia in una trattoria della zona. Il menu prevede pesce di lago, spaghetti alla carbonara, un velo di tartufo bianco. E soprattutto, come contorno, delle verdure grigliate. "La scelta del locale era fra tre tipi di verdure, e ho chiesto alla cameriera se fosse possibile ordinare un misto delle tre in un singolo piatto", è il racconto a Fanpage.it della cliente, Barbara C. Al momento del conto al tavolo, però, arriva la sorpresa. "Mi sono trovata sullo scontrino un piatto in più di verdure, misteriosamente a prezzo maggiorato: 4 euro invece dei 3,50 da listino".

È lì che inizia il diverbio. "Mi lamento e mi rifiuto di pagare il piatto aggiunto, trovandomi davanti un muro di arroganza. Così, in segno di protesta, accenno a lasciare il ristorante: non voglio accettare questa furbizia", prosegue la testimonianza della donna. "Vengo letteralmente placcata dal proprietario, che chiude il grande cancello elettrico lasciando pure fuori mia figlia ad aspettarmi. Poteva fermarmi e chiedermi di parlarne meglio, e invece… ho dovuto chiamare i Carabinieri".

"Si tratta di una questione di principio. È ora di dire basta a questi comportamenti da parte dei ristoratori, è giusto ribellarsi e rifiutarsi di pagare ciò che non si ritiene corretto. Nelle località di vacanza i titolari di bar e ristoranti cercano troppo spesso di imbrogliare, gonfiando i prezzi a loro piacimento. In un altro locale della zona, addirittura, non avevano neanche esposti i costi delle pietanze sul menu".

"E non si tratta certo di quei 4 euro in più, ma del concetto che sta dietro", conclude la cliente. Chiarendo: "Non intendevo non pagare il conto, ovviamente, ma solo protestare. Da quel momento è precipitato tutto".

Il ristorante, nel frattempo, rimanda al mittente le lamentele. "La verdura in più sullo scontrino era giusta, la signora l'ha ordinata e se l'è mangiata. E non è vero che la cliente è stata chiusa dentro il locale: l'abbiamo fermata per chiarire la situazione in attesa dei Carabinieri, chiamati da noi dopo le sue esternazioni eccessive", fanno sapere dal locale incriminato. E precisano: "Il piatto in più, dopo tanto clamore, è stato pure tolto. Ingiustamente".

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