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Omicidio di Giulia Tramontano

Sulla tomba di Giulia Tramontano un bassorilievo di lei incinta: la foto pubblicata dalla sorella

A quasi due mesi dall’omicidio di Giulia Tramontano, la sorella Chiara sui social mostra la lapide scelta dalla famiglia per commemorare la ragazza: l’immagine è quella scelta da tutta Italia per ricordarla.
A cura di Giorgia Venturini
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La sorella di Giulia Tramontano ha pubblicato sui social la lapide e l'immagine scelta per commemorare la 29enne incinta al settimo mese uccisa dal compagno Alessandro Impagnatiello. La foto scelta dalla famiglia è quella utilizzata da tutta Italia per ricordarla: ovvero quella in cui si vede Giulia toccarsi la pancia.

L'omicidio quasi due mesi fa

Le loro vite sono state spezzate il 27 maggio scorso quando il barman 30enne accoltellò con 37 fendenti la convivente nella loro casa di Senago, alle porte di Milano: Giulia aveva scoperto la sua relazione parallela che il compagno aveva con una collega. Le due donne poche ore prima l'omicidio si erano incontrate e avevano mostrato solidarietà. Impagnatiello aveva denunciato la scomparsa facendo credere prima a un allontanamento volontario e poi a un suicidio.

La confessione del 30enne è arrivata quando investigatori e inquirenti hanno perquisito la casa della coppia e hanno trovato macchie di sangue. Il ragazzo così ha confessato: ha raccontato di aver colpito Giulia più volte con un coltello per poi dare fuoco al corpo nella vasca da bagno e nel garage. Non essendo riuscito a eliminare il corpo lo ha nascosto in un sacco e lo ha gettato tra le sterpaglie non lontano dalla loro casa. È stato proprio il 30enne a indicare agli inquirenti il nascondiglio.

La lettera di Chiara Tramontano per la sorella

La sorella Chiara Tramontano aveva scritto, qualche giorno dopo il ritrovamento del cadavere, una lettera a Giulia: "Cara Giulia, è difficile per me stare qui oggi e trovare le parole giuste. Mi sento incredibilmente vuota, solo il dolore della tua perdita mi fa sentire che il mio cuore batte ancora. È difficile sapere di essere rimasti qui senza te e Thiago".

"Io vi immagino così: guancia a guancia, stesi su un prato di tulipani, lui che li raccoglie e tu che ti arrabbi. E d’un tratto vi voltate verso di noi sorridendo. Ma forse questa è solo un’illusione che ci sottrae per un attimo alla realtà".

E infine aveva aggiunto: "Giulia, prima di quel maledetto giorno, tu hai saputo regalarci la più grande delle gioie con la notizia dell’arrivo di Thiago. Per noi quest’anno non è stata la mano di Diego a vincere lo scudetto del Napoli, ma ad alzare quella coppa è stata la mano di Thiago. Quella stessa mano che abbiamo visto per l’ultima volta nell’ecografia, chiusa in un pugno stretto, sollevata in alto a dire: sto arrivando, e stravolgerò le vostre vite".

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