Stuprata perché ha tentato di difendere l’amica da una violenza di gruppo: ottiene giustizia dopo 4 anni
È stata stuprata perché tentava di difendere un'amica ubriaca, e quindi incapace di reagire, dal tentativo di violenza di gruppo. È questo l'atroce dettaglio che emerge oggi, dalla sentenza del Tribunale di Como, sui fatti avvenuti la notte tra l’8 e il 9 agosto 2018 davanti al Lido di Menaggio.
Eppure la ragazza era stata allontanata dall'amica che si era convinta che l'avesse abbandonata al suo destino, nonostante fosse chiaramente in condizioni psicofisiche alterate dall'uso di alcol.
Le motivazioni della sentenza
A rivelare oggi che in realtà la seconda ragazza violentata è diventata preda degli aggressori proprio mentre tentava di aiutare l'amica è il quotidiano La Provincia, che ha consultato le motivazioni della sentenza di condanna nei confronti degli autori del delitto.
"Ero arrabbiata con lei per il fatto che è come se mi avesse abbandonata. Però non sapevo ancora cosa le fosse successo: quando sono venuta a scoprirlo ho avuto tantissimi sensi di colpa per non esserle stata vicino", si legge nelle carte del processo.
La prima a essere stata stuprata è stata, infatti, per lungo tempo ignara che lo stesso destino fosse toccato all'amica e si era convinta che questa non si fosse occupata di lei, lasciandola di fatto facile preda di malintenzionati.
Ma finalmente, dopo 4 anni, la ragazza ha ottenuto giustizia, non solo perché gli imputati sono stati condannati ma soprattutto perché il Tribunale ha messo nero su bianco quale sia stato il suo reale comportamento quella sera.
I fatti del 2018
La notte tra l’8 e il 9 agosto 2018 nel parcheggio davanti al Lido di Menaggio le due ragazze, che erano in vacanza sul lago, sono state violentate da tre uomini: Gheorghe Rotaru, moldavo di 24 anni, Nicholas Pedrotti, 25 anni di Chiesa in Valmalenco, ed Emanuel Dedaj, 24 anni di Spoleto.
Gli imputati sono stati condannati nell'aprile del 2022, dopo 4 anni da quella drammatica notte, a 8 anni il primo e 7 anni gli altri due. Inoltre sono stati previsti i risarcimenti provvisionali per 70mila euro a favore delle due ragazze, che all'epoca dei fatti avevano appena 17 anni.