Stupra una turista in un ascensore della stazione Centrale di Milano: 27enne condannato a 8 anni
Fadil Monir, imputato di violenza sessuale ai danni di una 36enne e lesioni, è stato condannato a 8 anni di reclusione. Lo ha deciso la gup Silvia Perrucci durante il processo con rito abbreviato ritenendo il 27enne colpevole dell'aggressione avvenuta all'alba del 27 aprile in uno degli ascensori della stazione Centrale di Milano.
Le due violenze nei pressi della stazione Centrale
Le indagini, coordinate dalla pm Alessia Menegazzo e condotte dalla polizia ferroviaria, avevano permesso la ricostruzione dei minuti delle violenze grazie ai filmati delle telecamere di sorveglianza. La 36enne era stata lasciata da alcuni parenti la sera prima davanti all'ingresso della stazione, quando però era ormai chiusa. L'indomani avrebbe dovuto prendere un treno per Parigi.
L'incontro tra i due è avvenuto in piazza Luigi di Savoia. Secondo quanto raccontato dalla 36enne, fuori lo scalo sarebbe avvenuta la prima violenza e poi ancora una seconda alle 5:30 nell'area degli ascensori, aggressione che appare nei video registrati dalle telecamere. A soccorrere la 36enne era stato un operaio che ha poi allertato i soccorsi.
La versione di Monir smentita dalle telecamere
Monir è stato sottoposto a fermo la notte stessa dopo essere stato rintracciato nell'area verde tra piazzale Duca d'Aosta e via Vittor Pisani. Nell'udienza di convalida davanti alla gip Patrizia Nobile aveva parlato di rapporti sessuali consenzienti avuti nel corso di una frequentazione avviata circa quattro giorni prima. Inoltre, avrebbe sostenuto che la 36enne lo avesse denunciato per ripicca.
A smentire questa ricostruzione, oltre al racconto della vittima, ci sono appunto le telecamere che hanno registrato come Monir abbia picchiato la 36enne per costringerla in un ascensore e poi violentarla.