video suggerito
video suggerito

Stupra una ragazza di 20 anni nel suo locale, titolare del pub condannato a 4 anni di reclusione

Un uomo di 60 anni, titolare di un pub sui Navigli, a Milano, è stato condannato a quattro anni di reclusione in rito abbreviato per aver stuprato nel bagno del suo locale una ragazza di 20. Lo ha stabilito il giudice per l’udienza preliminare di Milano accogliendo la richiesta del pubblico ministero.
A cura di Filippo M. Capra
0 CONDIVISIONI
Immagine

Ha stuprato una ragazza di 20 anni nel bagno del suo locale, un pub sui Navigli, nel luglio del 2020. E in rito abbreviato, godendo dunque dello sconto di un terzo della pena, il 60enne è stato condannato a quattro anni di carcere. Questa la decisione della giudice per l'udienza preliminare Lidia Castellucci che ha accolto la richiesta del pubblico ministero Alessia Menegazzo che ha condotto le indagini.

Stupra una ventenne nel suo locale, condannato a quattro anni

La pm aveva ricostruito l'accaduto attraverso anche la testimonianza della vittima che si trovava quella sera nel locale con un gruppo di amici. Ad un certo punto della serata, la 20enne è stata attirata nel bagno del pub proprio dal 60enne che sarebbe riuscito a staccarla dal gruppo attraverso una scusa. Una volta arrivati nel locale adibito ai servizi, l'uomo le avrebbe sequestrato il cellulare chiudendola in bagno e violentandola.

La ragazza accompagnata in ospedale dagli amici

Dopo aver chiesto soccorso, il servizio Svs dell'ospedale Mangiagalli, dove la giovane è stata visitata in stato di choc, attivando il codice rosso, ha accertato lo stupro. Con lei al nosocomio sono andati gli amici presenti nel pub che, nel frattempo che veniva violentata nei bagni del locale e non vedendola arrivare, si erano allontanati dalla zona. Successivamente, gli stessi l'avevano cercata al cellulare ma, non avendolo a disposizione per via del sequestro del 60enne, erano tornati davanti al pub per aspettarla. Poi il trasferimento in ospedale e la scoperta della violenza sessuale. Da lì, la denuncia e le indagini della Procura che hanno portato alla condanna dell'uomo.

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views